Ordinavano via WhatsApp birre artigianali o selvaggina. Ma anziché bevande al luppolo o carne da frollare, il sottotesto nascondeva chiare e precise richieste di droga che puntualmente venivano soddisfatte.
Un giro di spaccio di droga è stato smantellato dai carabinieri della Compagnia di Sacile con l’operazione denominata “Untouchable”. I militari dell’arma di Polcenigo sono riusciti a incastrare spacciatore e fornitore che con un modus operandi molto accorto, riuscivano a far arrivare ai propri clienti marijuana, cocaina e ecstasy.
Le manette sono scattate il 24 marzo scorso, quando i carabinieri, coordinati dal sostituto Procuratore
Marco Faion, dopo un lungo pedinamento del pusher sono arrivati al ‘grossista’, un 36enne di Fontanafredda. Il primo, un coetaneo della Pedemontana, è stato posto ai domiciliari. I militari hanno appurato che il suo giro di affari era di circa 500 euro al mese. Nel suo domicilio sono stati rinvenuti 6 grammi di marijuana, 0,5 grammi di ecstasy e 550 euro in contanti.
Ben più cospicuo il bottino trovato nella casa del fornitore, dove sono stati sequestrati 1 chilo e 100 grammi di marijuana, 35 grammi di cocaina e 20 grammi di ecstasy, nonché 31400 euro in contanti e svariato materiale per la preparazione e il confezionamento dello stupefacente. Nell’abitazione è stata inoltre rinvenuta anche una serra con le piante già rimosse. Il residente di Fontanafredda è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto nel carcere di Pordenone su disposizione del PM di turno.
Servizio video di Hubert Londero