Quando il borgo si racconta: tra favole e leggende in Val Resia / FOTO

Sabato 25 agosto a Stolvizza. Lo scorso anno la fiaba proposta è stata quella del “Figlio del conte” del castello di Moggio Udinese, un leggenda che porta a ricordare la figura storica del Conte palat...
Paola Treppo

A Stolvizza, caratteristico paesino ai piedi del monte Canin, in Val Resia, ritorna un appuntamento ormai tradizionale dedicato alle favole e fiabe della Val Resia.

Ogni anno il Museo della gente della Val Resia, in collaborazione con il Circolo Culturale Resiano “Rozajanski Dum” e l’associazione ViviStolvizza, propone un percorso all’interno del paese o nelle immediate vicinanze dedicato ad un particolare racconto.

Lo scorso anno la fiaba proposta è stata quella del “Figlio del conte” del castello di Moggio Udinese, un leggenda che porta a ricordare la figura storica del Conte palatino Kocel / Cacellino che donò il suo castello al Patriarcato di Aquileia con la richiesta però che vi si costruisse sullo stesso sito un’abbazia. Lo scorso anno sono stati ricordati i 900 anni della dedicazione della chiesa abbaziale di Moggio Udinese.

E così anche in Val Resia, che era parte del feudo abbaziale si è voluto ricordare tale storico evento con questa leggenda. Quest’anno, invece, viene proposta una favola che vede protagonisti un bambino ed un coniglio. Questa è una delle favole proposte nella mostra “Od puvijala dardu karsta / Dalla nascita al Battesimo / Od rojstva do krsta” che è in visione, da questo mese, al Museo della gente della Val Resia, sempre a Stolvizza.

Il percorso parte proprio da questo punto e si sviluppa lunga la borgata Les e si conclude nella piazzetta del paese. L’apertura del percorso è in programma per sabato 25 luglio nel pomeriggio ma, per motivi legati alla situazione sanitaria attuale, non si terrà la tradizionale presentazione con la lettura e l’illustrazione del racconto.

Il Museo invita quindi tutti a conoscere questa favola che sarà esposta fino a fine agosto.

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