Raffica di truffe online, raggirate 17 persone. Anche chi compra l’auto sul web

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Redazione

I Carabinieri della Stazione di Sacile, con il prezioso contributo dei Carabinieri in servizio alla sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Pordenone, nell’ambito di indagini finalizzate ad arginare il fenomeno delle truffe sui canali dello “shopping on line“, hanno denunciato all’Autorità di Pordenone delegante complessivamente 17 persone a vario titolo responsabili, nel periodo tra settembre e dicembre del 2020, di truffa aggravata, poiché, approffittando della distanza e dell’assenza di rapporti diretti tra acquirente e venditore, ne hanno limitano e ostacolato la difesa privata.

Molti cittadini si affidano a siti on-line per effettuare operazioni di vendita apparentemente convenienti che invece riservano spiacevoli sorprese.

In particolare, nella cosiddetta truffa del postamat, le vittime, inseriti beni in vendita sulle piattaforme on-line, vengono contattate telefonicamente dai fantomatici compratori che, con modi gentili e persuasivi, all’atto di stabilire le modalità di pagamento, convincono i venditori dell’esistenza di un sistema di accreditamento di denaro direttamente negli sportelli postamat, ove invitano le vittime a recarsi, inserire le tessere postamat, inducendole a digitare codici (ma soprattutto importi) che vengono accreditati sulle tessere postepay evolution dei truffatori, talvolta per somme di gran lunga superiori agli importi concordati.

Con riferimento alla scoperta truffa del postamat sono stati denunciati:

– un 59enne di Podenzano che truffava 1.497 euro in danno di 22enne di Caneva a seguito della concordata vendita di un letto a castello del prezzo pattuito di sole 100 euro;

– un 65enne di Crocetta del Montello (Treviso) che truffava 2.008 euro in danno di un 38enne di Sacile, a seguito del concordato versamento di caparra di 1000 euro relativa alla vendita di una Fiat 500; 

– un 31enne di san vittore Ocona (Milano) che truffava 1.498 euro in danno di 59enne di Sacile, in seguito alla concordata vendita di una Pegeout 205 al prezzo pattuito di 2.800 euro.

Sono state inoltre denunciate ulteriori 14 persone per truffa aggravata. Queste, dopo aver posto in vendita su piattaforme di annunci online vari beni e servizi, si sono rese irreperibile senza recapitare alcunché, non prima di aver incassato la somma di denaro pattuita:

– una 39enne di Orta di Atella (Caserta) e una 35enne di Palmi (Reggio Calabria) che, in concorso, tra loro truffavano 850 euro in danno di un 53enne di Sacile, per la vendita di un elettrodomestico “Bimby”;

un 49enne di Telese Terme (Benevento) che truffava 369,87 euro in danno di 49enne di Brugnera, dopo aver concordato il pagamento per l’iscrizione di una nascente impresa individuale presso la Camera di Commercio;

– un 41enne di Piacenza che truffava 80 euro in danno di 32enne da Sacile, per la vendita di un telefono cellulare;

– un 55enne pakistano di Reggio Emilia che truffava 700 euro in danno di una società di Sacile, rappresentata da 53enne di Porcia, dopo aver concordato la stipula di un contratto assicurativo a garanzia della cessione di un finanziamento garantito dallo stato italiano;

– una 19enne e una 44enne di Taranto che in concorso truffavano 350 euro in danno di un 49enne da Sacile, per la vendita di un iphone.

Particolarmente attraenti sul mercato on-line risultano le vendite di piscine da giardino fuori terra, contrattazioni che hanno fruttato denaro ai truffatori che mai hanno però recapitato le desiderate fonti di refrigerio o divertimento.

I Carabinieri della stazione di Sacile hanno denunciato:

– una 73enne di Cirò Marina (Crotone) e una 50enne di Canosa di Puglia (Barletta Andria Trani) che in concorso tra loro raggiravano un 45enne di Sacile per la vendita di una piscina da giardino fuori terra dell’importo di 550 euro;

– una 35enne di Roma che, in due distinti episodi, truffava 409 euro in danno di 42enne di Sacile, e 289 euro in danno di 44enne di Sacile;
– un 33enne di Florida (SR) e un 49enne di Napoli che in concorso truffavano 329 euro a un 56enne di Sacile;
– un 20enne di Casoria (Napoli) che truffava 700 euro in danno di un 47enne di Brugnera;
– una 45enne di Aliste (Lecce) che truffava 9000 euro in danno di 45enne di Sacile, sempre dopo aver trattato la vendita di una piscina da giardino fuori terra.
Come già più volte divulgato e ribadito dall’Arma dei Carabinieri in occasione degli incontri con la cittadinanza, specie in questo periodo che, a causa della pandemia in atto, vede i cittadini limitati nei movimenti all’esterno con conseguente incremento della navigazione in rete da casa, le truffe sono un rischio frequente che si corre nelle contrattazioni on line. sono molte le vittime inconsapevoli delle conseguenze dei propri comportamenti quando contrattano in buona fede con sedicenti venditori, rivelatisi poi abili imbroglioni, subendo danni economici anche ingenti.
Quindi, chi intende vendere/acquistare oggetti on-line eviti di concordare sistemi di pagamento sconosciuti o dei quali non è chiaro il sistema di incasso del denaro, ricordando pure che le carte bancomat/postamat sono per definizione carte di debito. Più sicuri risultano, invece, i pagamenti in contrassegno o utilizzando sistemi tipo paypall o carte di credito che in caso di problemi garantiscono risarcimenti.

 

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