Ragogna, cerimonia per l’anniversario dell’affondamento del ‘Galilea’

La maggior parte delle vittime erano alpini del battaglione Gemona
Alfonso Di Leva

E’ stato ricordato oggi, domenica 26 marzo, a Muris di Ragogna, l’anniversario della strage legata all’affondamento del piroscafo Galilea, colpito da un iluro inglese nella notte del 28 marzo 1942, al largo dell’isola greca di Antipaxos nel Mar Ionio. La nave, salpata da Patrasso, era diretta a Bari e aveva a bordo 1.335 persone, in gran parte alpini del battaglione Gemona, alcuni ospedali da campo della Divisione Julia, oltre a bersaglieri, carabinieri, militari in licenza, un centinaio di marinai e una sessantina di prigionieri, tra greci e italiani. I superstiti furono solo 279 di cui 205 alpini.

La cerimonia di commemorazione si è svolta nei pressi del monumento ai caduti sul fronte greco albanese, sul quale sono riportati i nomi degli Alpini del battaglione Gemona e le lapidi dei bersaglieri del Secondo Reggimento e quelle dei Carabinieri del Primo e del Ventunesimo Battaglione

L’assessore regionale al Bilancio, Barbara Zilli – riferisce la Giunta Regionale – ha evidenziato che il cappello alpino rappresenta la sintesi di valori importanti da trasmettere alle giovani generazioni, perché attraverso i racconti dei familiari e la documentazione possano farsi un’idea critica della storia e avere la consapevolezza di ciò che è necessario fare per essere cittadini migliori, soprattutto nella vita di ogni giorno.

(Foto: archivio)

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