La Procura di Udine, dopo aver ricevuto e letto gli atti delle indagini finora svolte dalla Polizia, ha contestato anche l’ipotesi di tentato omicidio ai due esecutori materiali della rapina realizzata sabato mattina a una gioielleria in via Mercatovecchio a Udine. L’accusa si aggiunge alle ipotesui di rapina aggravata e porto di arma clandestina con cui erano stati sottoposti a fermo dalla Polizia nella stessa giornata di sabato.
La decisione è stata presa considerati i due colpi esplosi con una Remington calibro 45 con matricola abrasa dai due banditi in fuga nelle vie del centro cittadino. L’ogiva di uno dei proiettili si è conficcata a circa 10 centimetri di altezza da terra sul montante di una vetrina di un negozio di fronte alla gioielleria, mentre altri frammenti sono stati trovati sul marciapiede. Il secondo colpo è stato esploso davanti a un bar del centro, dove un finanziere in borghese, era riuscito a bloccare uno dei due rapinatori. La Procura ha disposto ulteriori accertamenti su altezza e direzione dei colpi esplosi. Probabilmente verrà eseguita anche una perizia balistica.
Rapine a mano armata a Udine, nel 2007 perse la vita un gioielliere