Razzia l’azienda col complice e fugge all’estero. Latitante arrestato e riportato in Italia

Era stato trovato in possesso di 500 chili di rame e di altra merce rubata
Paola Treppo

Lo scorso 29 ottobre un cittadino romeno pregiudicato di 43 anni, S.J., è rientrato in Italia scortato da personale dell’Interpol che lo aveva rintracciato in Germania.

Lo hanno preso in consegna le autorità italiane all’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea dell’Aeroporto Internazionale di Roma – Fiumicino. Su di lui pendeva un Mandato di arresto europeo emesso il 21 marzo scorso dall’Autorità Giudiziaria italiana. Era stato disposto, infatti, un ordine di carcerazione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, il 3 dicembre 2018. 

L’uomo deve scontare la pena di 2 anni e 6 mesi, perché condannato per ricettazione.

I fatti si riferiscono al 6 settembre del 2011 e sono stati accertati a Fernetti di Monrupino (Trieste).

I fatti 

All’epoca dei fatti, era stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione di Prosecco, nell’ambito di una mirata attività di retro-valico, alla guida di un’autovettura con targa italiana, in compagnia di un suo connazionale. Sottoposti entrambi a perquisizione erano stati trovati in possesso di 500 kg di rame, di un server e di un personal computer, provento di un furto patito il precedente 5 settembre, da un’azienda piemontese in provincia di Alessandria.

Il fermo

All’epoca i Carabinieri li avevano dichiarati in stato di fermo di indiziato di delitto, per ricettazione in concorso. Erano stati portati nel carcere di Trieste, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, immediatamente informata, recuperando così la refurtiva.

La condanna e la fuga

A seguito della condanna di S.J., oltre al pagamento della multa di 2.000 euro (nel 2017), la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste a emesso il relativo ordine di carcerazione, che non ha potuto essere eseguito, perchè l’uomo si era reso irreperibile.

Dalle risultanze delle successive indagini volte alla sua cattura, effettuate dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trieste, che avevano permesso di localizzarlo al di fuori dei confini nazionali, èessere emesso il mandato di arresto europeo da parte dell’Autorità Giudiziaria italiana, poi eseguito in Germania, dove nel frattempo l’uomo si era trasferito.

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