Rdm Group ha inaugurato la nuova centrale termica dello Stabilimento di Ovaro. La cerimonia è avvenuta alla presenza dei vertici del Gruppo, ma anche delle autorità istituzionali, in particolare del governatore Massimiliano Fedriga, del Sindaco di Ovaro, Lino Not, della presidente di Friulia Federica Seganti e del vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, a dimostrazione dell’importanza del progetto.
La nuova centrale termica ha previsto un investimento di 9 milioni di euro ed è stata installata per rispondere alle esigenze di ammodernamento delle linee produttive, migliorarne efficienza e affidabilità e, al tempo stesso, ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, il consumo di acqua, il rumore e il costo dell’energia. L’investimento consolida la competitività dello stabilimento sul mercato del “luxury packaging”, supportandone la crescita presente e futura con costi e impatti ambientali ridotti. In termini di risultati, il nuovo impianto permetterà una maggiore efficienza impiantistica, l’abbattimento delle emissioni di CO2 di oltre il 30% e, una significativa riduzione dei consumi idrici.
“La giornata di oggi rappresenta un passo importante per la comunità e il territorio di Ovaro, che attraverso il nuovo impianto potrà sicuramente godere di significativi vantaggi per la produzione e per l’ambiente, e questo grazie a migliori prestazioni, maggiore affidabilità, nonché riduzione delle emissioni e dei consumi. Sono onorato di condividere con voi questo momento, segnale per la crescita socio-economica di tutto il territorio, di cui la cartiera è un imprescindibile punto di riferimento”, ha commentato Fedriga.
“L’inaugurazione rappresenta di per sé un importante investimento per il territorio, ma lo è ancora di più perché viene attuato in un’area strategica per la Regione che, nelle Terre alte, ha immesso, e continuerà a farlo, rilevanti risorse e misure specifiche fra cui la riforma dell’Irap che azzera l’aliquota dell’imposta a favore delle imprese operanti nelle zone di svantaggio socio-economico del territorio montano proprio per favorire crescita e sviluppo e attrarre investimenti verso chi sceglie la nostra regione”, ha aggiunto Fedriga.
“La partecipazione di Friulia nel capitale di Rdm è la manifestazione concreta del positivo rapporto fra aziende e territorio”. Il governatore ha poi ricordato quanto fatto in Friuli Venezia Giulia con l’istituzione dell’Agenzia Lavoro&SviluppoImpresa, la cui attività di attrazione e promozione di impresa, accanto ai contributi regionali e alla velocità di risposte che il nostro sistema è in grado di garantire, ha contribuito a triplicare gli investimenti esteri in regione. “Un investimento – ha concluso Fedriga – che va nella direzione degli indirizzi regionali rivolti all’ampliamento delle fonti di approvvigionamento energetico, fra queste l’idrogeno che vede il Friuli Venezia Giulia con Slovenia e Croazia, insieme, sul progetto transfrontaliero North Adriatic Hydrogen Valley”.
“Un sentito ringraziamento va al Gruppo Reno de Medici per i lavori di ammodernamento portati a termine nella cartiera. Lo stabilimento di Ovaro rappresenta un valore aggiunto per la nostra comunità, alla luce della sua storia e dell’eccellenza produttiva che ha saputo garantire nel tempo. Interventi come questo rendono più sostenibili gli impianti, aumentando le prestazioni e permettendo di affrontare con più serenità l’impennata del prezzo dell’energia”, ha aggiunto Lino Not.
“Lo Stabilimento di Ovaro è da sempre un asset strategico per il nostro Gruppo. L’ingente investimento realizzato è il chiaro segnale che RDM Group guarda al futuro della Cartiera con ottimismo e determinazione. L’ammodernamento appena fatto, inoltre, è in linea con l’attenzione alla sostenibilità del Gruppo, in particolare verso la circolarità dei materiali e il rispetto nell’uso delle risorse naturali e ambientali”, ha commentato Michele Bianchi, Amministratore Delegato di RDM Group.
“Per me è un onore siglare un passo così importante per una realtà storica come quella di Ovaro, oltretutto in un anno fondamentale cui ricade il centenario. Significa confermare la volontà, oltre che la capacità, di guardare avanti, intercettando e cogliendo le possibilità di crescita di cui lo stabilimento è capace”, ha concluso Paolo Bearzi, direttore dello Stabilimento.
Lo storico stabilimento di Ovaro ha inaugurato la propria attività nel 1923, quando produceva cartone utilizzando la pasta di legno meccanica, con otto macchine manuali. Nel 1985 lo stabilimento viene acquistato da Cartiere del Reno, che presto diventerà Reno De Medici. Negli anni ’90 la produzione di Ovaro si perfeziona nelle cosiddette specialties. Oggi, la cartiera di Ovaro, che è partecipata da Friulia S.p.A., ha una capacità produttiva di circa 110.000 tonnellate e impiega oltre 160 persone, ma il numero cresce abbondantemente se si considerano l’outsourcing e tutta la filiera ad essa collegata. A Ovaro sono presenti tre linee di prodotto, tra cui il “solid board”, ovvero il cartoncino realizzato con alte grammature, che ben si presta per il luxury packaging e l’editoria.
