Da anni si discute sulla vetustà delle conduttore attraverso le quali in regione viene distribuita l’acqua dagli enti gestori e al punto di primo dei piani di investimenti c’è proprio il miglioramento delle condotte.
Il presidente del Consorzio Acquedotto Friuli Centrale, Salvatore Benigno, snocciola quali sono state le mosse e quali saranno attuate su questo fronte per avere condotte idriche sia di quantità ma che di qualità.
I numeri parlano chiaro: in tre anni gli investimenti di CaFc sono passati da 16 a 23 milioni. Buona parte di essi sono destinati proprio al rinnovamento della rete ed è chiaro che intervenire sui 6mila chilometri di rete idrica richiederà tempo e denaro. È ovvio che gli interventi vengono effettuati in base ai rilevamenti delle perdite, spiega il presidente di Cafc Salvatore Benigno, al momento la nostra realtà si posiziona in una situazione soddisfazione e allineata alla media nazionale. Le perdite d’acqua si attestano a 14/15 metri cubi giorno pari al 32% di perdite.
Ma il presidente rileva come il rinnovamento e le opere di miglioramento sono rapportate anche al cambio climatico vedi bombe d’acqua soprattutto nelle zone montane dove quando piove molto, gli eventi alluvionali hanno provocato numerose rotture delle condutture. Da qui l’ultimo stanziamento da due milioni e mezzo di euro dedicati ad alcuni comuni dell’area montana in collaborazione con la direzione ambiente proprio per mettere mano a depuratori e alla rete lesionata dalle recenti ondate di maltempo, in questo caso le perdite si attestano al 40%. “Non crediamo ai rattoppi – spiega il presidente Benigno – puntiamo a sistemazioni definitive, puntando a continuare ad investire”.