Stangata in arrivo per migliaia di friulani, già provati economicamente dall’emergenza coronavirus. La bolletta dell’acqua degli utenti Cafc, in spedizione in questi giorni, conterrà infatti una spesa con importi che potrebbero essere quasi triplicati. I riconteggi hanno ricalcolato tutti i consumi effettuati dal primo gennaio 2018 a marzo 2020. Non si tratta di un errore ma di un conguaglio unico retroattivo sulle nuove tariffe stabilite un paio di anni fa dall’Ausir (Autorità Unica per i Servizi Idrici e i Rifiuti).
Barbara Venuti, vicepresidente di Consumatori Attivi, suggerisce agli utenti di chiedere l’immediata sospensione delle fatture o quantomeno la rateizzazione del versamento per chi è in difficoltà.
Salvatore Benigno, presidente di Cafc, rassicura gli utenti. Il Consiglio direttivo, a seguito dell’emergenza coronavirus, ha dato la sua massima disponibilità a rinviare le date di scadenza delle bollette che presentano il conguaglio retroattivo. L’ente, inoltre, si è detto disponibile a rilasciare piani di rateizzazione per venire incontro a tutte le attività produttive e alle famiglie, come già stabilito in accordo con tutti i soci.
Questa decisione, ha sottolineato il presidente del Servizio Idrico Integrato, è stata presa purtroppo antecedentemente l’invio di parte delle bollette di marzo. Come comunicato sui canali istituzionali, l’utente potrà dunque rinviare o pagare a rate il ricalcolo della bolletta in arrivo.