Nel 2022 in Friuli Venezia Giulia è stato raggiunto il più alto numero di operazioni sospette mai registrato in regione. All’Unità di Informazione Finanziaria sono stati infatti segnalati complessivamente 2.426 possibili allert anti-riciclaggio, con un’impennata del 7,2 per cento delle segnalazioni rispetto al 2021.
Il pericolo che la criminalità economica si stia incuneando nel nostro mondo produttivo è sempre più elevato. E a livello provinciale preoccupano, in particolar modo, le situazioni presenti a Udine e Trieste.
A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA di Mestre che sottolinea come, nonostante il picco, la nostra regione si posizioni tutto sommato al 15° posto nella classifica nazionale. Nell’80% dei casi le segnalazioni sono state inviate da banche, Poste e da intermediari finanziari per successivi accertamenti investigativi.
“Se la combinazione tra l’aumento dei tassi di interesse e la diminuzione dei prestiti bancari alle Pmi verificatosi in questo ultimo anno dovesse continuare – avverte il coordinatore dell’Ufficio studi CGIA, Paolo Zabeo -, non è da escludere che il numero delle imprese a rischio infiltrazione mafiosa sia destinato a crescere ulteriormente”.