Attraverso la rotta balcanica continuano ad arrivare profughi in Italia. Questa mattina una trentina di migranti sono stati rintracciati tra Bicinicco e Gonars. Verso le 22 di ieri, invece, un altro gruppo, composto da una ventina di uomini, è stato rintracciato lungo la strada provinciale 35 che dal quadrivio di Opicina porta verso Padriciano. Sul posto si sono recate immediatamente 5 pattuglie della Polizia di Stato. Proprio ieri, su questo tema, abbiamo intervistato il governatore Massimiliano Fedriga che ha ribadito di aver scritto al Ministero dell’Interno richiesta per rinnovare la convenzione con la Slovenia, in cadenza il 31 settembre, per potenziare i controlli ai confini.
«Non siamo e non possiamo diventare terra di confine dell’Unione Europea», ha commentato il presidente della Regione Fvg. Fedriga ha poi affermato al microfono di Telefriuli che ha chiesto l’uso si nuovi strumenti e tecnologie per tamponare il flusso di richiedenti asilo. Tra questi ha confermato la richiesta per la costruzione di barriere da porre tra i sentieri più frequentati dai profughi in arrivo sul Carso o nell’Isontino.
“L’obiettivo – ha chiarito il governatore – è di intercettare i migranti ancor prima del loro ingresso in Italia, liberando così le nostre istituzioni dagli oneri legati alla gestione dei richiedenti asilo.” Secondo Fedriga infatti, “non si può abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno che, nelle ultime settimane, ha dato nuova prova della propria recrudescenza sul fronte mediterraneo e i cui effetti iniziano ad avvertirsi anche lungo la rotta balcanica”.
