Ripartenza in zona gialla, il Fvg scalda i motori

Il coprifuoco resta alle 22, i ristoranti riaprono da lunedì la sera, in zona gialla e solo all’esterno. Sulla scuola, vincono le Regioni. Si torna in presenza al 60% e non al 100%.
Alessandra Salvatori
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Il Governo al momento non molla sul coprifuoco alle 22, mentre cede alle richieste delle Regioni sul ritorno a scuola in presenza. Si parte lunedì al 60%. Le regole della ripartenza, che non all’insegna del “liberi tutti”, saranno scritte nel nuovo decreto legge Covid che sarà varato dal Consiglio dei Ministri. Sarà in vigore dal 26 aprile al 31 luglio.

Da lunedì torneranno le zone gialle – fascia nella quale pare ormai scontato finisca anche il Friuli Venezia Giulia, riprenderanno le lezioni in presenza in una percentuale maggiore all’attuale, ma non al 100% come avrebbe voluto il premier Mario Draghi. Sul tema del coprifuoco, il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga parla di interlocuzione con il Governo. Resta la proposta – assolutamente responsabile previsa Fedriga – di posticiparne l’inizio alle 23, così da consentire alle attività economiche di avere un minimo di respiro. Il ministro per gli affari regionali Mariastella Gemini fa sapere che l’orario delle 22 è stato definito ascoltando il Cts. Il Governo – ha però aggiunto – è fiducioso che i comportamenti corretti porteranno a passare dalle 22 alle 23, poi a mezzanotte, fino a quando il coprifuoco sparirà. Ma al momento nessun cronoprogramma.

Le Regioni puntano anche ad anticipare la riapertura dei locali al chiuso rispetto alla data fissata del primo giugno. Possibilmente già da metà maggio, almeno a pranzo. La bozza del decreto prevede da lunedì la riapertura dei ristoranti la sera solo in zona gialla e solo nei tavoli esterni.

Poi c’è il capitolo scuola. “Fermo restando l’obiettivo ambizioso di ritornare nel più breve tempo alla didattica in presenza – ha detto Fedriga – apprezziamo che si sia deciso di partire da una soglia minima del 60%, rivolgendo uno sguardo di attenzione agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, per puntare, in prospettiva, al traguardo del 100%”. Il ministro Gelmini riconosce le difficoltà sul fronte dei trasporti, per garantire il ritorno di tutti in classe, ma precisa che il Governo non fa nessuna marcia indietro. E’ stato attivato un tavolo con il ministro dei trasporti Enrico Giovannini, le Regioni e gli Enti locali. L’obiettivo – precisa Gelmini – è di partire dal 60%, con punte del 75%. L’obiettivo del 100% – afferma Gelmini – lo raggiungeremo progressivamente”.

A sostenere il ritorno in presenza al 100% è anche il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, il quale stamattina ha fatto sapere che intende porre il tema in Consiglio dei Ministri, che sarà convocato oggi. Si dice fiducioso rispetto al fatto che sarà trovata una soluzione di equilibrio. “Come Movimento 5 Stelle – ha affermato il triestino Patuanelli a Rainews – riteniamo di dover garantire agli studenti delle Superiori per questi ultimi 100 giorni di scuola lezioni in presenza”. Patuanelli, a proposito del piano di riaperture, ha detto che “oggi c’è un percorso graduale, prudente, misurato. Ci si assume la responsabilità anche di aperture serali, con date e tappe che vanno affrontate in questo modo perché nel frattempo prosegue la campagna vaccinale”.

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