Rischiano il licenziamento per la mancanza del certificato di positività

Isolati e positivi ma assenti ingiustificati da lavoro per la mancanza di un certificato, e centinaia di chiamate senza risposta. La storia di due coniugi di Cassacco
Marco Pasquariello
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Isolati e positivi, ma assenti ingiustificati da lavoro per la mancanza di un certificato, e centinaia di chiamate senza risposta. E’ la storia di Debora e Massimo, due coniugi di Cassacco, che rischiavano il licenziamento per la mancanza del certificato di positività, senza che nessuno sapesse indicargli dove procurarselo.

Massimo ha scoperto di essere positivo grazie ad un tampone molecolare in struttura privata, e da quel momento la loro vita è stata scandita da chiamate senza risposta. Due “abbandonati”, che da quel momento si isolano in casa, ma senza alcun documento a provarne la positività. Un’odissea che ha trovato fortunatamente un lieto fine. Perchè della loro vicenda si è interessato lo stesso vicepresidente regionale Riccardo Riccardi, che li ha contattati e ha sbloccato la situazione, facendo arrivare ai due i tanto agognati certificati. Ma Massimo e Debora sono due volti di una storia che ne avrebbe da raccontare a decine.

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