Rischio alluvioni, “Basta ritardi per sghiaiare il lago di Barcis”

A fronte del disastro che ha colpito l'Emilia Romagna, il Comitato Valcellina rilancia l'allarme
Daniele Micheluz
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La tragedia dell’Emilia Romagna con l’alluvione che sta fustigando il terrirono mietendo vittime fa tonare di attualità anche il tema dello sghiaiamento del lago di Barcis.

Il Comitato Valcellina per questo lancia nuovamente l’allarme sulla situazione emergenziale in cui versa da decenni il lago di Barcis, la cui capacità è ormai dimezzata. Dopo promesse di sghiaiamento dell’invaso e del torrente Cellina, il Comitato denuncia la passività e le lungaggini nel decidere il da farsi, chiedendo anche il coinvolgimento del concessionario idroelettrico per recuperare la capacità di invaso utile come prescritto dalle norme.

Il Comitato e i sindaci avevano chiesto alla Regione che il costoso progetto del trasporto della ghiaia, con mezzi alternativi ai camion, per mettere in sicurezza invaso e paese, fossero finanziati con i fondi del Pnrr, come accaduto per l’Ovovia a Trieste, ma nulla è stato fatto. “A Barcis – rimarca Fabia Tomasino del Comitato Valcellina siamo in emergenza da decenni ed è tempo che le istituzioni facciano la loro parte”. Il tema dello sghiaiamento, con il coordinamento della Regione è affidato ai Comuni della Valcellina che stanno cercando una soluzione per eliminare almeno parte della ghiaia. 

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