Ritrovato senza vita lo scalatore disperso sullo Jôf Fuart

È stato ritrovato senza vita il padovano (classe 1998) disperso da ieri. Grazie al fiuto del cane Asia che è stato portato sul nevaio sottostante l'attacco dello Spigolo Deye Peters, la ...
Redazione

È stato ritrovato senza vita il padovano (classe 1998) disperso da ieri sullo Jôf Fuart. Grazie al fiuto del cane Asia che è stato portato sul nevaio sottostante l’attacco dello Spigolo Deye Peters, la via che il giovane aveva intenzione di scalare in solitaria, è stato possibile concentrarsi su una buca presente sul manto e individuare il corpo sul fondo della stessa buca. I tecnici del Soccorso Alpino si sono calati per una decina di metri e e lo hanno recuperato riportandolo in superficie. Si è atteso l’arrivo del medico legale per la constatazione del decesso.

L’allarme era scattato poco dopo le 21 di ieri, quando il gestore del Rifugio Pellarini non aveva visto rientrare il turista residente a Padova. Nonostante gli inviti a desistere da parte dell’esperto gestore, il giovane era partito alle 5 di ieri mattina per scalare la nota e difficile via di arrampicata che risale lo sperone Nord est della Torre delle Madri dei Camosci. Ieri sera sei tecnici della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza si erano portati in quota perlustrando l’attacco della via senza alcun esito. Questa mattina, invece, si era invece alzato in volo da Tolmezzo l’elicottero della Protezione Civile per perlustrare la zona dall’alto.

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