Si attende ormai solo l’ufficialità, che arriverà nel pomeriggio, per il passaggio, da lunedì 26 aprile, del Friuli Venezia Giulia in zona gialla. I numeri, con l’indice Rt in calo a 0,61 e l’incidenza, scesa a 117 casi ogni 100mila abitanti, certificano una situazione del contagio in netto miglioramento. E anche la pressione sugli ospedali si allenta dal momento che, dopo cinque mesi, ricoveri in terapia intensiva e negli altri reparti sono scesi sotto la soglia critica.
Nel frattempo, però, non si placa la polemica politica sulle riaperture, con le Regioni in pressing sul Governo per modificate il decreto prima della sua pubblicazione. Nel mirino, oltre al coprifuoco, c’è la percentuale di studenti delle superiori che da lunedì ripartirà in presenza. Ieri dalla Conferenza delle Regioni è partita una lettera al premier Draghi, con le richieste dei territori.
“Non ho sentito il presidente Draghi, ho sentito la Presidenza del Consiglio”, spiega il governatore Massimiliano Fedriga, nella sua veste di Presidente della Conferenza delle Regioni. “Mi auguro di sentirlo presto, ci terrei a fargli presente la posizione collaborativa delle Regioni, e che quando diciamo che qualcosa non va, lo facciamo per migliorare. Abbiamo proposto un confronto diretto ieri nella lettera, se il presidente lo ritenesse opportuno siamo a disposizione per spiegare le nostre ragioni e dire come secondo noi si potrebbe migliorare il decreto”, incalza Fedriga. “Le Regioni sono sempre state collaborative, anche con lo scorso Governo”.