Dal cassonetto dei rifiuti al monte Sinai. Viaggio in solitaria alla ricerca di Dio

Emanuele Franz è partito da solo, dal piccolo paese di montagna dove vive, Moggio Udinese, fra le montagne dell’alto Friuli, e, dopo essere giunto in Egitto, ha attraversato il deserto de...
Redazione

Da Diogene a Mosè, si potrebbe dire. Nuovo viaggio alla ricerca di risposte (o forse di ulteriori domande) per il filosofo Emanuele Franz, il pensatore di Moggio Udinese che questa estate si era ‘spogliato’ delle comodità dell’uomo contemporaneo iniziando a vivere all’interno di un bidone dei rifiuti alla ricerca di se stesso e della natura dell’uomo.

Dispesso il sacco di iuta, il pensatore friulano si è diretto questa volta in Egitto, dove ha attraversato il deserto del Sinai per raggiungere in solitaria il Monastero di Santa Caterina, a 1500 metri di altitudine. Qui, è stato ricevuto dai monaci ortodossi che custodiscono uno dei più antichi monasteri cristiani del mondo.

Dal VI secolo dopo Cristo, questo eremo fra le montagne custodisce il luogo dove Mosè ebbe la visione del roveto ardente e la chiamata di Dio. Dopo un intenso ritiro spirituale avuto sul monte Athos la scorsa primavera, lo scrittore e studioso di storia delle religioni si era infatti convertito alla Chiesa ortodossa facendosi battezzare.

In seguito a questa esperienza, Franz ha così ideato il progetto “Voi siete uno” che prevede una serie di pellegrinaggi volti alla riflessione sulla riunificazione della Chiesa ortodossa con quella cattolica e ad una generale pacificazione dei conflitti religiosi. Franz, deciso a mandare questo messaggio di unificazione, è partito da solo e, dopo essere stato accolto dai monaci del Monastero di Santa Caterina, il 23 novembre ha scalato in solitaria il vicino Monte Horeb (conosciuto anche come monte Sinai, 2285 metri di altitudine) il luogo dove secondo la Bibbia Mosè avrebbe parlato con Dio e trascritto le tavole della Legge.

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