Secondo l’Europa il Friuli Venezia Giulia non è da rosso scuro

Dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie arriva un'importante conferma. Rimangono, invece, in 'rosso scuro' la vicina Slovenia, Bolzano e Trento
Redazione

Mentre il Fvg attende il responso dal report settimanale dell’Istituto superiore di sanità, che dovrà definire il colore della nostra regione per la prossima settimana, una conferma importante arriva dall’Europa.

Nell’aggiornamento dei colori, l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha indicato nuovamente il Fvg in ‘rosso semplice’, come già avvenuto la scorsa settimana, dopo un periodo tribolato, che ci aveva più volte inserito nella ‘lista nera’, ovvero quella delle aree in ‘rosso scuro’.

Resta, invece, la colorazione più intensa per la provincia di Bolzano (già in mini-lockdown dall’8 febbraio e dove il 17 febbraio il presidente Arno Kompatscher ha firmato un’ulteriore ordinanza con misure più stringenti, a partire dalla didattica a distanza per tutte le scuole dal 22 al 28 febbraio, per cercare di far scendere i contagi), la provincia di Trento l’Umbria. I colori, lo ricordiamo, sono calcolati in base ai dati arrivati dai vari Paesi, che tengono conto del numero di casi ogni 100mila abitanti.

Restano in ‘rosso scuro’ anche la vicina Slovenia, una buona fetta della Penisola iberica, la Francia meridionale, il sud della Svezia, Repubblica Ceca, Lettonia ed Estonia. In base alle indicazioni del Consiglio europeo, le aree nella ‘lista nera’ sono quelle per le quali è previsto un tampone obbligatorio per le persone che viaggiano, anche per lavoro, e la quarantena obbligatoria.

Nella fotografia dell’Ecdc, però, ci sono anche due regioni promosse in arancione, ovvero Sardegna e Valle d’Aosta che, in base ai parametri dell’Iss sarebbe molto vicina ai numeri da ‘zona bianca’.

Restando alla mappa Covid italiana, molte indiscrezioni hanno dato il Fvg tra le regioni a rischio di passaggio in arancione. I numeri della bozza del monitoraggio settimanale, però, dicono il contrario. “Secondo le nostre previsioni, il Friuli Venezia Giulia continuerà a restare in zona gialla”, ha detto ieri il governatore della Regione Massimiliano Fedriga. “Come di consuetudine – spiega Fedriga – attendiamo dall’Istituto superiore di Sanità l’indicazione settimanale sul colore ma, analizzando i dati in nostro possesso con gli esperti che fanno parte della task force Fvg, l’ipotesi che la nostra regione resti zona gialla al momento è confermata”.

Analizzando l’andamento della pandemia in Friuli Venezia Giulia il vicegovernatore Riccardo Riccardi, ha spiegato che “i dati giunti dell’Iss evidenziano una riduzione dell’epidemia nella nostra regione: l’indice Rt si attesta a una media 0.80, con la punta più bassa a 0.74, contro lo 0.94 della scorsa settimana”.

“Sono in calo sia i ricoveri in area medica, al di sotto della soglia del 40%, sia quelli nei reparti di terapia intensiva che registrano un’occupazione complessiva del 31% dei posti. Anche il numero dei focolai è in riduzione, quindi a meno di cambi nei parametri di valutazione e classificazione dei quali non siamo a conoscenza, il Friuli Venezia Giulia ha valori d’inquadramento da zona gialla”.

Riccardi ha sottolineato che “l’evidente flessione degli indicatori di contagio tra i sanitari e gli anziani delle strutture residenziali è la conferma dell’efficacia della prima fase della campagna vaccinale, che ha richiesto un rilevante sforzo da parte del sistema sanitario regionale e che sta dando i risultati attesi. Un traguardo ottenuto grazie all’altissima adesione alla campagna registrata in questa regione, che conferma il senso di responsabilità del personale sociosanitario operante in Friuli Venezia Giulia”.

 

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