Un gruppo di 500 scienziati nel mondo tra cui 113 italiani (tra geologi, fisici ma anche ingegneri e chimici) ha preso posizione contro la tesi del cambiamento climatico di origine antropica. Hanno così sottoscritto un documento internazionale dal titolo “Non c’è una emergenza climatica” nel quale si sostiene che: non esiste un consenso scientifico unanime sull’origine umana del riscaldamento globale; che è un fenomeno che si è verificato anche in passato per cause naturali; e che le politiche di riduzione delle emissioni sono inutili per governare il clima e negative per lo sviluppo economico. Tra i firmatari dell’appello ci sono anche diversi accademici e tecnici del Friuli-Venezia Giulia. Si tratta di diversi docenti dell’Università di Trieste: Giuliano Panza, professore di Sismologia e Accademico dei Lincei e dell’Accademia Nazionale delle Scienze; Antonio Brambati, professore di Sedimentologia e già presidente della Commissione Nazionale di Oceanografia; Fulvio Crisciani professore di Fluidodinamica Geofisica; Renzo Mosetti, professore di Oceanografia e già Direttore del Dipartimento di Oceanografia dell’Istituto Ogs. Ci sono poi l’oncologo Umberto Tirelli, già al Cro di Aviano, e l’ingegnere triestino Sergio Fontanot.
Sei scienziati del Fvg contro le teorie di Greta
Al documento "Non c'è una emergenza climatica" hanno aderito gli accademici a Trieste Panza, Brambati, Crisciani e Mosetti, l’oncologo Tirelli e l’ingegnere Fontanot
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