Servizio all’interno di bar e ristoranti vietato: «Montagna presa in giro e in ginocchio»

Altro che tavole imbandite, pronte ad accogliere turisti - affamati - di ritorno dalle escursioni in montagna. Questa mattina, i tavolini dei bar e dei ristoranti del Tarvisiano si presentavano cos&ig...
Giancarlo Virgilio
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Altro che tavole imbandite, pronte ad accogliere turisti – affamati – di ritorno dalle escursioni in montagna. Questa mattina, i tavolini dei bar e dei ristoranti del Tarvisiano si presentavano così, nuovamente sepolti dalla neve caduta durante la notte.

Notevoli i disagi per i ristoratori, costretti dall’inizio della zona gialla a lavorare solamente per asporto viste le basse temperature che non permettono una ripresa del servizio all’aperto. Una discriminazione che ha fatto infuriare molti rappresentanti di categoria, in primis il vice presidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, titolare – con i suoi famigliari – di un ristorante a Camporosso.

Il consigliere della Lega è tornato ad attaccare il ministro Speranza e a contestare le misure anti Covid contenute nel decreto Ripartenza.

Da qui il suo invito al ministro a recarsi a mangiare sopra uno dei suoi tavoli imbiancati.

Per Mazzolini si tratta di vincoli illogici, soprattutto considerando i tanti danni economici già subiti a causa della stagione invernale saltata.

A causa della pioggia e delle basse temperature, il vice presidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, considera assurdo non poter accogliere i clienti all’interno dei locali e rinnova la sua richiesta di dimissioni al Ministro Speranza, colpevole – secondo il leghista – di non conoscere il territorio né i sacrifici già affrontati dal settore. “Siamo in ginocchio”, spiega.

 

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