Si è spenta serenamente Teresa Cois, una delle donne piú anziane residenti in Friuli Venezia Giulia. Aveva 108 anni, l’ultimo dei quali lo aveva festeggiato all’interno della Residenza Polifunzionale di Campeglio assime al figlio, alla nipote, alla bisnipotina, agli amministratori di Attimis e Faedis e ad una ventina di ospiti della struttura.
Nonna Teresa era nata il 18 luglio del 1914 a Porzus, poche settimane dopo l’attentato di Sarajevo che con l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando e della moglie diede il via all’escalation militare che portò alla Grande Guerra. Pagine che sembrano lontanissime, ma che Teresa aveva vissuto in prima persona, superando il secondo conflitto mondiale, il fascismo, la povertà, gli anni in cui il Friuli era la regione meno sviluppata e più agricola di tutto il Settentrione, fino a schivare indenne anche i due anni di pandemia.
Insomma, una vita di sacrifici, tipica delle donne friulane di una volta. A confermarcelo era stata lei stessa con una frase che ci aveva lasciato i brividi (vedi video). Il ricordo più bello della sua vita? «Lavorare!»