Conoscere il territorio, monitorarlo con costanza e intervenire tempestivamente: in sintesi, avere a cuore la sicurezza nella Comunità.
La Polizia Locale di Trieste, da anni, durante il periodo estivo, investe parte delle sue energie sul lungomare di Barcola vigilando su situazioni e problemi che si ripropongono con la bella stagione: incremento del traffico con criticità per sicurezza su strada e per le soste, attenzione alle attività commerciali tra cui chioschi, furgone dei gelati, venditori ambulanti; attenzione a situazioni di degrado come bivacchi e abusivismo commerciale; microcriminalità come furti e vandalismi; fruibilità dei servizi balneari.
Sono solo alcune declinazioni dell’impegno della Polizia Locale sul territorio: fanno sì che non siano casuali gli interventi delle pattuglie.
Così, nella giornata di lunedì 20 luglio 2020, una pattuglia si è recata al bivio di Miramare dopo essere stata avvicinata da alcuni cittadini che segnalavano la presenza di un uomo di 37 anni che, incurante dei numerosi bagnanti, tra i quali diversi bambini, si dedicava con perizia all’igiene del corpo: shampoo, doccia, barba, compresa la depilazione del torace e delle parti intime.
Gli operatori lo hanno subito “bloccato” e “ricomposto”. Dopo averlo identificato, lo denunciavano per atti osceni in luogo pubblico ed atti contrari alla pubblica decenza; alla fattispecie penale si aggiungevano anche le sanzioni per aver violato il Regolamento di polizia urbana: uso improprio delle fontanelle e comportamenti contrari al pubblico decoro e all’igiene. Le violazioni commesse prevedono anche l’applicazione del Daspo.
Foto d’archivio della costa a Trieste