Sogna di tornare in carcere e il Magistrato lo accontenta e lo rimette in cella. Succede anche questo in regione. Protagonista della particolare vicenda un giovane triestino – agli arresti domiciliari – che non riusciva ad abituarsi ai ripetuti controlli delle Forze di polizia presso la sua abitazione, alle sedute terapeutiche, al lavoro socialmente utile in una fattoria e, in generale, alle prescrizioni impostegli dall’Autorità giudiziaria.
Stanco e sfinito, durante l’orario di permesso si è quindi recato dai carabinieri di Villa Opicina dove si è sfogato confessando tutte le sue difficoltà e il suo più grande desiderio, proprio quello di ritornare in carcere. Il Magistrato di sorveglianza, informato sulla particolare richiesta, ha accolto le richieste del ragazzo e disposto il suo accompagnamento nella casa circondariale. Accompagnamento che è stato eseguito sabato scorso.