Spento l’incendio boschivo a San Martino del Carso

Sul posto i vigili del fuoco di Gorizia sul posto anche con un elicottero. Presente anche la Protezione Civile di Gorizia che raccomanda massima prudenza
Ivan Bianchi
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Ancora paura per un incendio boschivo, fortunatamente risolto in pochissime ore, che nel pomeriggio ha colpito una porzione del carso goriziano. Sprigionatosi attorno alle due e mezza del pomeriggio dalla zona del Cippo Corridoni, in comune di Sagrado, si è propagato in poco tempo tra San Martino del Carso e Doberdò. Immediata l’uscita della Protezione Civile locale del Distretto Carso Isonzo che ha provveduto fin da subito ad aprire le vasche di Doberdò e di San Michele del Carso. Ogni minuto e mezzo circa l’elicottero, partito poco dopo la richiesta, poteva, secondo quanto riferito dalla protezione civile, gettare sul fuoco circa 950 litri di acqua. Fondamentale, dunque, la sinergia tra Vigili del Fuoco, Corpo Forestale e Protezione Civile. Vigili del Fuoco partiti con cinque mezzi totali, tre autobotti di cui una da Monfalcone e tre mezzi fuoristrada per lo spegnimento boschivo di cui uno da Monfalcone, oltre che l’elicottero. È quindi proseguita la bonifica della zona. “Abbiamo giocato in anticipo” racconta il coordinatore del distretto Carso Isonzo, Ennio Medeot. “Anticipando tutte le mosse una volta richiesto l’elicottero le vasche erano già pronte”. Secondo le prime stime dei Vigili del Fuoco, poi, sono circa 2,8 gli ettari andati in fiamme. Fulcro dell’incendio il cippo Corridoni mentre provvidenziale è stata la presenza di un sentiero che ha funto da ‘tagliafuoco’ evitando il propagarsi delle fiamme verso Doberdò. Incendio che arriva a pochi giorni da un altro, a San Michele. Nonostante il periodo caldo e il vento secco e poco umido, le dinamiche dell’accensione del fuoco sono ancora da chiarire.

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