Strage di Dacca, tre anni fa la morte di Marco e Cristian

Il 1° luglio 2016 l'attentato terroristico in cui morirono i due friulani
Redazione
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“La Regione Friuli Venezia Giulia è vicina ai familiari di Marco Tondat e Cristian Rossi, friulani operosi rimasti vittime dell’orrore insensato provocato dal terrorismo che colpisce in nome della religione gli innocenti. Il modo migliore per non dimenticare i nostri concittadini è continuare a testimoniare i principi civili e democratici”. Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi dopo aver partecipato alla commemorazione per Marco Tondat, domenica 30 giugno.
La serata commemorativa è stata organizzata dall’amministrazione comunale per ricordare il terzo anniversario dell’attentato terroristico di Dacca del 1° luglio 2016 in cui perse la vita il concittadino; a lui nel corso della serata è stato dedicato il “Concerto per Marco” a cura dell’Accademia d’Archi Arrigoni nel duomo di Sant’Andrea apostolo.
Tondat perse la vita nella strage assieme a Cristian, che sarà ricordato oggi nella sua comunità di origine, Reana del Rojale, in un evento a cui prenderà parte il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

L’attacco terroristico

Il 1° luglio 2016, il terribile attacco terroristico a Dacca, in Bangladesh. Un commando di terroristi ha preso in ostaggio decine di persone, di cui una ventina di turisti stranieri, uccidendoli brutalmete. Tra loro anche altri sette italiani, oltre ai friulani Marco Tondat di Cordovado e Cristian Rossi di Feletto Umberto.
Rossi, 47 anni, imprenditore nel settore dell’abbigliamento, viveva a Feletto Umberto con la moglie Stefania e due bimbe, gemelle. Quel venerdì era a cena con altri colleghi in una saletta dell’Holey Artisan Bakery, il ristorante preso di mira dai miliziani dell’Isis, posizionato accanto all’ambasciata italiana. L’uomo aveva abitato in Bangladesh, curava i rapporti con il Paese per conto della Bernardi. Da quando il gruppo aveva chiuso, aveva avviato una nuova attività con un collega pordenonese che importava capi prodotti a Dacca. Rossi si trovava nella città dal 24 giugno e avrebbe dovuto rientratre proprio venerdì, ma si era fermato per definire alcuni contatti di lavoro.
Tondat, giovane imprenditore di Cordovado, stava completando le pratiche per il trasferimento nel Paese e, al momento della strage, si trovava anche lui all’interno del locale preso brutalmente di mira dai terroristi. Lavorava per Studio Tex Limited.

Il Ministro Moavero

“Ricorre il terzo, tristissimo, anniversario della strage di Dacca, nella quale persero la vita nove cittadini italiani” ha detto il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero “e desidero stringermi alle famiglie delle vittime, con affetto e forte solidarietà nel ricordo, sempre vivo, dei loro cari congiunti. Non dimenticare chi cade a causa di efferati attentati, significa per una Nazione onorare e far sentire l’abbraccio dei compatrioti”.

La Farnesina, che tramite l’Unità di Crisi ha fornito, sin dal primo momento, la massima assistenza a tutti i familiari coinvolti, assicura una presenza a Dacca, con il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero, Luigi Vignali. Oggi, infatti, stata organizzata una cerimonia commemorativa nella sede dell’Ambasciata d’Italia in presenza dell’Ambasciatore, di alcuni familiari delle vittime e di rappresentanti delle autorità locali. Il Governo italiano è fortemente impegnato nella lotta al terrorismo e conferma il proprio supporto alle competenti autorità bengalesi al fine di assicurare, al più presto, alla giustizia tutti i responsabili dell’attentato.

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