Supermercati aperti anche a Pasqua e Pasquetta, «La Festa non si svende»

La pandemia ha travolto trasversalmente ogni ambito della vita pubblica, privata e lavorativa e, sapendo che nulla tornerà come prima, ci si interroga e si dibatte su come poter uscire da quest...
Giancarlo Virgilio

Molti supermercati e negozi rimarranno aperti a Pasqua e Pasquetta nonostante l’invito che era stato lanciato due settimane fa dai sindacati di categoria chiedendo alla Regione di deliberare la chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle giornate festive e nelle domeniche, a prescindere dalle dimensioni e dalla categoria merceologica di vendita. 

Filcams-Cgil ribadisce la sua contrarietà a queste aperture incondizionate, che non garantiscono né il dovuto riposo agli addetti né tempi adeguati per le operazioni di sanificazione, necessari dopo tanti giorni di no-stop lavorativo. “La pandemia ha travolto trasversalmente ogni ambito della vita pubblica, privata e lavorativa – premette il segretario regionale Francesco Buonopane – . A quanto pare, però, qualcuno pensa ancora di riproporre soluzioni vecchie che hanno già dimostrato il loro fallimento e che producono il solo effetto di peggiorare le condizioni di vita e di lavoro di tante donne e tanti uomini”.

“Cosa importa se gli addetti vendita hanno lavorato ininterrottamente per tutta la durata della pandemia esponendosi a evidenti rischi?”, si domanda il sindacalista. “Cosa importa  -prosegue – se ancora non si è voluto prendere in considerazione questi rischi e non gli si è data priorità nei vaccini? Cosa importa se si trascinano dietro anni di riorganizzazioni, procedure di mobilità, lavoro domenicale e orari flessibili, magari per uno stipendio part time?”

“Anche per queste condizioni e ancora una volta ribadiamo il nostro no alle aperture festive e rilanciamo la necessità di una proposta di regolamentazione delle aperture domenicali, convinti che il futuro debba essere sostenibile per l’ambiente, per il territorio e per le lavoratrici e i lavoratori: consumare 365 giorni l’anno 24 ore al giorno non è rispondente e coerente con questo obiettivo”.

“I lavoratori del commercio, soprattutto quelli del settore alimentare, hanno lavorato a servizio del paese in questi mesi difficili, sono stati persino definiti eroi. La Filcams CGIL ritiene che non siano eroi – conclude Buonopane -, ma persone che hanno lavorato con dedizione nonostante i rischi, lo stress e le difficoltà e i giorni di festa meritano di passarli al sicuro con chi e dove preferiscono, di certo non vogliono passare Pasqua e Pasquetta a lavoro!”.

In alto le code di questa mattina a Udine

 

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