Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, torna a parlare del caso di Giulio Regeni, dopo l’appello lanciato ieri sera, 24 marzo, dai genitori del giovane ricercatore friulano nella trasmissione “Propaganda Live” su La7.
“Se il 3 aprile”, data di una nuova udienza del procedimento aperto dalla magistratura italiana sull’uccisione di Giulio Regeni, “avrete un ripensamento vi accoglieremo volentieri”, hanno detto Paola e Claudio Regeni ricordando di aver già chiesto alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e allo stesso Tajani, di venire in aula a riferire degli impegni o delle promesse delle autorità egiziane.
“Abbiamo avuto rassicurazioni che speriamo si trasformino in atti concreti”, ha detto Tajani oggi, 25 marzo, a margine di un incontro elettorale a Udine”.
“Abbiamo continuato ad affermare in occasione di ogni incontro e di ogni visita – ha aggiunto Tajani – la necessità di avere da parte egiziana tutte le informazioni utili affinché il processo possa andare avanti”.”Noi – ha proseguito – siamo sempre alla ricerca della verità e della giustizia. E’ inaccettabile quello che è successo in quel Paese. Continueremo a insistere – ha concluso Tajani – affinché lo Stato egiziano collabori con l’autorità giudiziaria italiana”.