Tante, e inaspettate, le donazioni per l’iniziativa ‘Aggiungi un posto a tavola’

Già raggiunti 40mila euro. Subito acquistata la cucina professionale per gli utenti con disabilità del Centro diurno della onlus Hattiva Lab. Anticipata la raccolta fondi 2022
Redazione

Udine – Non se lo sarebbero mai immaginati, alla Hattiva Lab, che in tempi di lockdown la generosità dei friulani potesse essere così travolgente.

La raccolta fondi “Aggiungi un posto a tavola” non solo ha superato ogni aspettativa, raggiungendo pienamente la cifra necessaria (40 mila euro) per l’acquisto di una cucina professionale destinata agli utenti con disabilità del centro diurno, ma è stata anche “potenziata” per dare spazio alle donazioni che continuano a giungere da imprese e cittadini per realizzare interamente il progetto della onlus udinese: avviare un piccolo spaccio di biscotti, torte, brioches e un servizio di pocket lunch.

“Grazie all’incredibile generosità dei friulani abbiamo raccolto in sole due settimane i 12mila euro che mancavano per realizzare la cucina professionale del nostro centro diurno – commenta la presidente di Hattiva Lab, Paola Benini -. Abbiamo quindi intrapreso un’altra raccolta fondi inizialmente prevista per il 2022, tutta dedicata all’acquisto di attrezzature professionali. Anticipiamo i tempi perché abbiamo conosciuto, o ritrovato, tantissime persone che ci vogliono bene, e questo ha dato nuova linfa vitale ai nostri progetti”.

Con ulteriori 16mila euro si potranno acquistare un forno professionale a 5 teglie, che andrà ad affiancare quello già a disposizione, pensili in acciaio con ante scorrevoli, friggitrice elettrica ad una vasca da 18 litri, armadio frigorifero, robot da cucina professionale, macchina per il sottovuoto.

La cucina nuova è già arrivata e sarà operativa tra poche settimane, tra l’entusiasmo degli “chef” che non vedono l’ora di fare il “salto di qualità” coronando così il loro sogno: professionalizzare l’attività di economia domestica avviando un piccolo spaccio di biscotti, torte, brioches e un servizio di pocket lunch per la pausa pranzo.

“Lo sviluppo di queste attività permetterà la “chiusura del cerchio” del percorso educativo che intraprendiamo con i nostri utenti, permettendo loro un inserimento lavorativo a tutti gli effetti – spiega Paola Benini -. Una cucina professionale, oltre ad accrescere la qualità della vita delle persone che vivono la cooperativa, rappresenta anche un laboratorio di sperimentazione per avviare piccole attività legate al food.

Il mercato del lavoro fa fatica ad assorbire le persone di cui ci occupiamo e che formiamo. L’unica alternativa è, dunque, quella di studiare noi stessi nuove attività imprenditoriali che siano inclusive delle fragilità. Ringrazio le aziende che ci hanno sostenuto e che vorranno ancora farlo, e saluto con commozione e gratitudine tutti i donatori persone fisiche, e sono già tanti, che pensano a noi. Questo è fare comunità, è rimanere prossimi anche se ancora forzatamente troppo lontani”.

La solidarietà prosegue ora anche con nuove, inedite vie.

Dopo il prezioso contributo di alcune librerie udinesi, che durante le festività natalizie hanno aderito alla raccolta fondi sotto l’egida dell’associazione “Librerie in Comune”, l’iniziativa benefica viene ora sostenuta addirittura da una “task force” di food blogger (lacucinadieli.com, blogthatsamore.it,mancailsale.it, italiandoeatbetter / pagina instagram, migustafvg.com, cioccolatolamponi.it e l’influencer Instagram Anna Ioan), abbracciano la causa della onlus udinese facendo da cassa di risonanza sui loro canali. Non solo: sabato 27 febbraio, per sensibilizzare il proprio pubblico all’iniziativa, ogni food blogger pubblicherà una ricetta ad hoc, che sarà poi riproposta al pubblico dai ragazzi di Hattiva Labquando la nuova cucina sarà operativa a tutti gli effetti.

L’iniziativa benefica “Aggiungi un posto a tavola”: in cosa consiste

Da diversi anni i ragazzi di Hattiva Lab seguono corsi di economia domestica sulla preparazione e trasformazione dei cibi. Si va da preparazioni semplici ad elaborati sempre più complessi, che spaziano dalla piccola pasticceria dolce e salata a prodotti da forno, torte, primi e secondi piatti. Queste attività, oltre ad essere particolarmente adatte alle loro abilità, piacciono particolarmente, tant’è che ci chiedono di poter sperimentare di più in cucina.

Alcuni utenti hanno migliorato talmente tanto le loro abilità da poter essere in grado di fare un “salto di qualità. Da qui è nata l’esigenza di sostituire l’attuale cucina (che, seppur grande, era stata progettata per un utilizzo poco più che domestico) con una nuova, professionale, dotata di tutte le principali attrezzature necessarie per la ristorazione. Sarà possibile potenziare e professionalizzare l’attività di economia domestica, anche in vista di un futuro progetto di inserimento lavorativo nell’ambito della ristorazione di alcuni degli utenti con disabilità di Hattiva Lab.

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