Arriva oggi alla Camera, per il voto definitivo, la legge costituzionale che prevede il taglio dei parlamentari, cavallo di battaglia dei cinque stelle. La legge prevede la riduzione del numero di deputati da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200. I deputati da eleggere in regione, che ora sono 13, si ridurranno a otto; i senatori da sette a quattro. In termini percentuali, il Friuli Venezia Giulia vedrà ridursi del 38 per cento la propria rappresentanza alla Camera e addirittura del 43 per cento al Senato, autentico record nazionale condiviso solo con l’Abruzzo.
“A essere maggiormente penalizzate saranno le minoranze linguistiche della nostra regione” osserva la senatrice del PD Tatiana Rojc che ritiene la decisione anticostituzionale: “Se i padri costituenti hanno pensato che il territorio deve essere equamente rappresentato – afferma Rojc-, con questo sistema togliamo al territorio la possibilità rappresentarne tutte le istanze”. “Sono preoccupata per la nostra regione – continua – perché ha determinate configurazioni che sono molto diverse tra loro . Sarà molto difficile portare tutte le loro istanze attraverso una rappresentanza così bassa”. La senatrice non si dichiara contraria al taglio dei parlamentari ma è scettica riguardo al metodo. “Ora si deve puntare- afferma – su un documento firmato dalla maggioranza che consenta di apportare correttivi con una nuova legge elettorale”.