«Tavoli vuoti come se ci trovassimo in zona gialla», ristoranti in ginocchio dal virus

Gli operatori economici della città di Udine sono al collasso, tanto che Confcommercio Udine ha chiesto al Comune di convocare immediatamente un tavolo di crisi permanente con le associazioni d...
Giancarlo Virgilio

Gli operatori economici della città di Udine sono al collasso, tanto che Confcommercio Udine e Confesercenti hanno chiesto al Comune di convocare immediatamente un tavolo di crisi permanente con le associazioni di categoria per monitorare la situazione e le criticità. Non dorme la notte, ad esempio, Luca Masarotti. Il suo ristorante, l’Aquila Nera di via Piave, nelle ultime due settimane ha perso circa il 70% del lavoro. Una situazione purtroppo condivisa da molti altri titolari di taverne e trattorie del centro storico di Udine che nel periodo dell’emergenza al contrasto al Coronavirus hanno visto i propri locali letteralmente svuotarsi. E’ come se ci trovassimo in zona gialla, eppure non è così. Sarà il terrorismo mediatico, la comprensibile paura, ma se la situazione dovesse prolungarsi ci troveremo in ginocchio”, ci spiega il ristoratore. “Tanto per rendere un’idea, ieri sera a stento abbiamo fatto 10 coperti”.

“La situazione è paradossale – prosegue il titolare.- I bar e i locali che vivono di una clientela molto giovane tutto sommato sembrano resistere. La nostra categoria, quella che punta ad un target medio alto, sia di età che di redditto, è invece in grave difficoltà”. E proprio per tamponare le perdite, in attesa di tempi migliori, Masarotti dalla prossima settimana ha iniziato a mandare in ferie, a turno, il suo personale composto di 7 dipendenti. Masarotti prosegue lanciando un appello: “Chiediamo aiuto alla stampa e alla politica locale. Va bene informare, ma basta terrorismo mediatico, basta buttare legno sul fuoco. Non siamo né in zona rossa né in zona gialla. Eppure la città si sta svuotando, in particolar modo di quel tipo di clientela che è considerata più a rischio, ovvero la over 50. Chiedo ai cittadini di attenersi al decalogo di prevenzione ma di continuare a sostenere le attività locali. Aiutateci, non fatevi vincere dalla paura”.

Proprio vista la grave situazione del comparto, ieri, il presidente di Confcommercio Udine, Giuseppe Pavan, ha voluto tirare le orecchie alla Giunta Fontanini per l’errata ordinanza emessa in un primo momento con le misure antivirus previste per le zone gialle. «Il Comune ha mostrato una sconcertante disattenzione e superficialità nel diramare un’ordinanza contenente misure che non riguardavano il territorio comunale», ha affermato Pavan. «E’ grave che un’amministrazione pubblica non verifichi con attenzione massima le ordinanze prima di diramarle». “L’incidente avvenuto di per sè non è così grave vista l’immediata correzione”, ha sottolineato anche Confersercenti, “ma va interpretato come la dimostrazione della necessità di una condivisione programmatica degli avvenimenti cittadini che coinvolgono le attività produttive”.

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