La Polizia di Stato di Pordenone ha arrestato un 44enne pordenonese per tentato omicidio. L’aggressione in famiglia è avvenuta sabato sera quando alla Sala Operativa della Questura è arrivata una richiesta d’intervento per una violenta lite in un’abitazione di Torre. Arrivati sul posto, i poliziotti hanno trovato un 65enne riverso a terra, sull’uscio di casa, con una profonda lesione al capo; al suo fianco, in attesa dei soccorsi sanitari, c’era la figlia.
A poca distanza, gli agenti hanno trovato il 44enne, convivente della donna, in stato di alterazione alcolica, con gli abiti in disordine e sporchi di sangue, che ha subito confessato di essere il responsabile dell’aggressione; ai suoi piedi c’era una mazza da baseball in metallo, anch’essa sporca di sangue. Subito sono scattate le indagini per ricostruire quanto accaduto; i vicini hanno riferito di un violento litigio avvenuto pochi minuti prima all’interno dell’abitazione, seguito da grida e inequivocabili rumori di colluttazione.
La vittima si era presentata poco prima a casa della figlia e del convivente e, a seguito di un’accesa lite scaturita tra i due uomini, il 44enne ha colpito alla testa il padre della compagna.
Non era la prima discussione tra i due, dal momento che il 65enne disapprovava la relazione della figlia. In base agli elementi raccolti, il 44enne, gravato da numerosi precedenti per violazione delle norme sugli stupefacenti e reati contro la persona, è stato quindi fermato per tentato omicidio e portato in carcere, a disposizione del Pubblico Ministero Marco Faion, mentre il 65enne è ancora ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Oggi si è celebrata l’udienza di convalida dinnanzi al gip Rodolfo Piccin che ha convalidato l’arresto del 44enne per tentato omicidio, disponendo la custodia cautelare in carcere.
(Foto d’archivio)