Dalla Francia all’Austria. Il terrorismo e il fanatismo sembrano oramai poter colpire ovunque, anche Vienna, capitale che si considerava tra le più sicure a livello europeo. La mattina seguente la notte di sangue, spari e fiamme che ha sconvolto Vienna (le cui dinamiche sono ancora in fase di ricostruzione), il sindaco di Udine Pietro Fontanini, commenta così l’attacco del commando che al momento ha ucciso 4 civili e al ferimento di 17 persone.
“In un‘Europa già sotto pressione per il coronavirus, alla vigilia di un lockdown generale, attacchi terroristici seminano terrore e morte prima a Nizza e poi a Vienna – scrive il primo cittadino su Facebook – . Paure che si sommano e si moltiplicano in un’Europa già spaventata per il Covid e la crisi economica. E l’Italia cosa fa? – si domanda Fontanini – Accoglie tutti, anche chi non scappa da guerre e persecuzioni. In piena pandemia, continuano a sbarcare a Lampedusa in migliaia. Di questi poi molti fanno perdere le loro tracce. E la rotta balcanica? Chi sono le persone che stiamo ospitando?”.
Mssima vicinanza al Paese d’oltralpe è stata espressa dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza che ha deciso di sospendere l’accensione delle luci natalizie previste per oggi. “Trieste è vicina ai cittadini di Vienna – ha scritto il primo cittadino giuliano sui social -. In segno di rispetto, vicinanza e solidarietà ho deciso di sospendere l’iniziativa prevista per oggi pomeriggio relativa all’accensione delle luminarie natalizie in Piazza Unità, che sarà riprogrammata nei prossimi giorni”.
Nel video in alto l’attentato condotto su almeno sei punti della città ripreso dai cellulari dei testimoni oculari. Attenzione, immagini forti.