La Regione non ha cambiato strategia sull’autostrada A4 e continua a lavorare per ottenere dal Ministero la concessione “in house” da affidare a una società pubblica partecipata da Friuli Venezia Giulia e Veneto. Nel frattempo Autovie Venete procede con i lavori per la terza corsia nel rispetto dei tempi e sta per aggiudicare i lavori per il rinnovo del casello del Lisert, ribadisce il massimo impegno sulla sicurezza e rende noti i numeri sull’incidentalità, in calo rispetto al 2019. Sono queste le principali novità emerse oggi in IV Commissione, durante l’audizione dei vertici di Autovie Venete, il presidente Maurizio Paniz e il direttore Giorgio Damico, alla presenza dell’assessore regionale a Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti.
“La volontà politica della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia è rivolta esclusivamente ad un obiettivo: far ottenere la concessione in house alla NewCo di proprietà interamente pubblica”. È quanto ha ribadito oggi l’assessore alle Infrastrutture e territorio del Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti, durante l’audizione. “Non abbiamo mai messo in discussione questa posizione vista la strategicità della Venezia-Trieste e il grande valore della terza corsia. Anche ieri ho avuto conforto che la medesima posizione è mantenuta dalla Regione Veneto” ha evidenziato ancora l’assessore, respingendo qualunque ipotesi di ripensamento rispetto alla volontà che la società autostrade Alto Adriatico, partecipata dalle due Regioni, ottenga la concessione diretta, senza gara, in quanto interamente pubblica.
La Commissione ha audito anche il presidente di Autovie Venete, Maurizio Paniz, e il direttore Giorgio Damico, su alcuni aspetti tecnici della gestione dei cantieri e del passaggio alla NewCo. Con riferimento ai lavori per la terza corsia, Paniz ha ricordato come il primo lotto Venezia-San Donà sia già stato completato e sia in esercizio così come il tratto Alvisopoli-Gonars, completato con un anticipo di alcuni mesi. In questo tratto rientra l’opera più importante, ovvero il ponte sul Tagliamento che, come ha riferito Paniz, è lungo il doppio di quello di Genova ed è costato meno della metà del ponte genovese.
Terza corsia: i lavori
Due interventi sono ancora in corso: il tratto Portogruaro-Alvisopoli in fase avanzata di cantiere sarà completato entro dicembre 2022, quindi nei tempi previsti; il tratto Gonars-Palmanova vede gli interventi ben avviati con previsione di consegna entro fine 2021. Quanto all’ampliamento del casello del Lisert a Monfalcone, dopo la sospensione della prima gara, ne è stata svolta una seconda di cui è stata recentemente pubblicata la graduatoria finale e pertanto l’avvio dei lavori è previsto in tempi brevi. Criticità si registrano sui 25 chilometri ancora a due corsie tra San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Portogruaro. Secondo Paniz, si è ancora lontani dall’inizio dell’attività e su quella tratta sono state trasferite una serie di disponibilità economiche per avviare le opere di predisposizione dei nuovi cavalcavia. Tuttavia mancherebbero 440 milioni di euro nel caso in cui si volesse anticipare la realizzazione dell’opera. Per il presidente di Autovie se arriveranno dei finanziamenti tra il 2023 e il 2026 le opere saranno completate. Altrimenti il piano finanziario dovrà contare sulle entrate tariffarie e quindi subire un notevole spostamento in avanti dei tempi di realizzazione.
Sulle tariffe, in ogni caso, sia il presidente che il direttore di Autovie hanno assicurato che non sono previsti ulteriori aumenti. Quanto ai tempi di trasferimento della concessione autostradale alla NewCo, Paniz ha ribadito che la decisione spetta al Governo attraverso i ministeri competenti.
Il piano finanziario
Il direttore ha poi specificato che lo scorso 2 marzo Autovie Venete ha presentato al Governo un piano finanziario transitorio che tiene conto di una eventuale rettifica del valore di subentro di 7,8 milioni di euro, cifra attualmente oggetto di un contenzioso tra Autovie e ministero.
L’audizione è stata l’occasione anche per rendere noti alcuni dati sul traffico e sulla sicurezza. Il transito sull’A4 nel periodo pre pandemia registrava 47 milioni di veicoli all’anno, con una media giornaliera di 95mila veicoli leggeri e 36mila mezzi pesanti; durante la pandemia si è passati a 34 milioni di veicoli l’anno, con una media giornaliera di 64mila veicoli leggeri e 31mila mezzi pesanti. Il calo ha inciso sulla copertura del piano finanziario. La spesa per la terza corsia resta stimata in 1,9 miliardi di euro (secondo il piano 2009) ma potrebbe subire una revisione al rialzo dovuta alla variazione dei prezzi e ad un contenimento dei ribassi d’asta previsti sugli appalti.
Quanto all’incidentalità, il raffronto tra gennaio e aprile 2019 con lo stesso periodo 2021 (tralasciando il 2020, anno in cui il calo del traffico non rende comparabili i dati), il numero di incidenti con danni alle persone è calato da 46 a 24, grazie anche agli interventi fatti sulla rete e in particolare sulla terza corsia, ormai completata per un tratto significativo tra Venezia e Trieste.
La discussione
Sotto la presidenza di Mara Piccin (Forza Italia), i consiglieri del Pd Mariagrazia Santoro e Diego Moretti hanno incalzato i tecnici sul legame tra il destino futuro della spa e i lavori in corso. “La concessione con Autovie è scaduta nel 2017 – ha ricordato Santoro – e la spa sta operando in modalità transitoria. Sarà la nuova società pubblica a completare i lavori, grazie a una convenzione trentennale? O voi siete in grado di appaltare comunque le opere?“.
Anche Cristian Sergo (M5S) si è soffermato sugli aspetti finanziari relativi al costo globale della terza corsia, mentre Moretti ha domandato il motivo dei ritardi nella riqualificazione del casello del Lisert e Furio Honsell ha posto il tema dello smog e dell’impatto ambientale delle opere. Elia Miani (Lega) ha infine chiesto chiarimenti sul prolungamento della terza corsia da Palmanova a Villesse.
Sulla newco, Pizzimenti ha spazzato via ogni dubbio: “La nuova società Alto Adriatico non è mai stata messa in discussione, né da noi né dal Veneto” e ha ricordato che una società interamente pubblica è l’unico modo per ottenere dal Ministero una concessione “in house”, senza gara. “La Giunta allora si impegni a fare pressione politica sul Governo”, ha risposto Moretti, convinto che Friulia possa nutrire perplessità sul progetto.
Ma a che punto è il percorso verso la newco? “Nell’ultimo anno Autovie ha lavorato sulla definizione del valore transitorio e del valore di subentro, mentre la società Alto Adriatico sta aggiornando il suo piano economico finanziario, che dovrà essere visionato dalle due Regioni e poi sottoposto all’approvazione del Cipe”, ha riassunto Damico.
Rispondendo a Santoro, Paniz ha detto che opere come il casello di Alvisopoli, ma anche l’ampliamento del casello di San Donà e lo spostamento di quello di San Stino sarebbero “opportune” ma non possono rientrare al momento tra le priorità. E’ stato invece Pizzimenti a rispondere a Moretti sul Lisert: “Ci fu un sequestro di documenti da parte della magistratura e la gara venne sospesa per più di un anno. Il progetto comunque è andato avanti e ora l’aggiudicazione è imminente”.
Il traffico
Paniz ha reso noti anche interessanti dati sul calo del traffico nel 2020: “Prima della pandemia avevamo una media annuale di 47 milioni di veicoli, e giornaliera di 95mila veicoli leggeri e 36mila mezzi pesanti. L’anno scorso si è passati a 34 milioni di passaggi complessivi, 64mila auto e 31mila camion“. Un calo che ovviamente intacca il livello degli introiti societari. Ma che non determinerà nel prossimo futuro, ha assicurato Damico, un aumento dei pedaggi.
Si è parlato, come si diceva, anche di sicurezza. “E’ una priorità per Autovie – ha assicurato Paniz – ma chi parla di incremento di incidenti sbaglia: rispetto al 2019, unico dato confrontabile visto che il 2020 è stato condizionato dalla pandemia, tra gennaio e aprile il numero di sinistri con danni a persone è calato da 46 a 24, e questo è merito della terza corsia”. Quanto alla natura degli incidenti, il presidente ha chiamato in causa un generale problema di attenzione alla guida: “Le telecamere mostrano che il più delle volte chi è al volante di un mezzo pesante non si accorge di quel che sta succedendo davanti a lui, non frena e va a sbattere”.