Tiene l’occupazione, ma l’incertezza economica mette in difficoltà una famiglia su tre. Per quanto non manchino le intenzioni di investimento, soprattutto sulla casa e sulle automobili. In Fvg la grande distribuzione organizzata ha numeri sempre alti, ma in calo, mentre crescono gli acquisti online.
È la sintesi di quanto presentato nella sede della Confcommercio Udine nel corso di un incontro con la stampa promosso dall’Ente Bilaterale del Terziario del Fvg. Sul tavolo le indagini sul mondo del lavoro di Format Research e Ires Fvg. A intervenire il presidente dell’Ebiter Mauro Agricola, il vice Fabio Pillon, il direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani e il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo.
Dai report l’occupazione del settore terziario del Friuli Venezia Giulia risulta in leggero miglioramento rispetto ai mesi precedenti. Per il prossimo semestre il 79% delle imprese del terziario Fvg prevede un quadro occupazionale stazionario. Sono quasi il 15% le imprese che pensano di aumentare il numero di addetti in vista della stagione estiva.
Si continua a registrare la difficoltà delle famiglie con riferimento alla situazione economica: il 36,1% ritiene che la situazione economica della propria famiglia sia peggiorata rispetto al passato. Si riduce, almeno, l’area del disagio sociale: dal 27,5% del 2022 al 18,0%di oggi. Più nel dettaglio, una famiglia su dieci circa teme difficoltà nella restituzione di un finanziamento in atto e di avere molte difficoltà a pagare le bollette mentre il 50% circa non teme alcuna difficoltà in tal senso. Il 16,8% delle famiglie prevede nei prossimi sei mesi di acquistare una abitazione o di iniziarne la costruzione. Il 19,5% prevede di acquistare un’auto nei prossimi 6 mesi.
Nel trimestre giugno-agosto 2023 sono previste 28.500 assunzioni a livello regionale, di cui il 68% nei servizi (19.360). Il dato relativo al terziario è superiore alle stime formulate dalle imprese nello stesso periodo dello scorso anno (da 19.030 a 19.360, +1,7%). A giugno gran parte delle assunzioni (4.020) verranno effettuate nelle attività turistiche e commerciali. Le figure maggiormente ricercate sono: gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione (2.250 entrate previste) e gli addetti alle vendite (850).
Nel 2021 il settore dei servizi in regione aveva già quasi completamente recuperato i livelli di occupazione pre-pandemia; il 2022 ha segnato una nuova variazione positiva del numero di lavoratori impiegati. Anche i redditi medi nel 2021 erano quasi tornati ai valori del 2019. Tra i comparti maggiormente rappresentativi si può evidenziare l’imponibile previdenziale medio più elevato nelle attività di produzione di software e consulenza informatica (31.611 euro); all’opposto nella ristorazione non si raggiungono i 9.000 euro all’anno.
Un fenomeno in sensibile crescita negli ultimi anni è quello dell’e-commerce, che ha profondamente mutato le abitudini dei consumatori e che ha mostrato un’accelerazione durante la pandemia. La percentuale di persone (tra 16 e 74 anni) che hanno acquistato beni e servizi online in Fvg è tra le più alte in Italia: nel 2022 si è attestata al 57%, contro il 49% nazionale e al 68% dell’UE. Nel decennio 2012-2022 è decisamente aumentata anche la quota di imprese (con almeno 10 addetti, escluso il settore finanziario e assicurativo) che vendono beni e servizi online. In regione è più che triplicata (dal 5% al 19%), in linea con l’andamento nazionale.