Tondo si autodenuncia: «A Natale da mio figlio che vive in un altro comune a 4 km di distanza»

Il deputato friulano invoca una riforma alle limitazioni previste dal Governo per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Il suo intervento fa il giro della rete
Marco Pasquariello
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Tondo dice no. Come noto, il 25, 26 dicembre e il primo gennaio dell’anno nuovo gli spostamenti tra comuni saranno vietati. A stabilirlo è stato l’ultimo Dpcm firmato dal premier Conte presentato il 3 dicembre insieme a diverse altre misure adottate per contrastare la panemia durante le festività. Ma a invocare modifiche al decreto e alle limitazioni imposte, è stato l’ex governatore del Fvg, il deputato del Gruppo Misto Renzo Tondo, che oggi in aula, a Motecitorio, si è autodenunciato annunciando che per Natale trasgredirà le regole, andando a pranzo dal figlio, che abita a soli 4 km di distanza da lui, ma in un comune differente.

Qui di seguito, e nel video in alto, l’intervento dell’onorevole carnico fatto in Parlamento, subito dopo le comunicazioni di Conte sul prossimo Consiglio Ue: “Oggi voglio fare un atto di autodenuncia. Voglio capire se c’è davvero la volontà di riformare alcune decisioni strane che avete preso per Natale e per Capodanno. Io il giorno di Natale ho deciso di andare a pranzo a casa di mio figlio che abita a 4 km di distanza da casa mia in un altro comune. Ci andrò sperando che prima cambiate, altrimenti il mio è un atto di autodenuncia. Desidero passare il Natale a casa di mio figlio. Consente ai cittadini di muoversi e di avere pari dignità. Uno a Roma può muoversi all’interno di 40 km. Uno che abita in un paesino della periferia o delle terre alte, all’interno di 4 km, non fa altro che passare dal prato al bosco”.

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