Spunta il nome di Gianni Cuperlo fra le ipotesi di friulani e giuliani nel Governo che sta per nascere.
A fare il nome dell’intellettuale triestino del Pd, in passato molto vicino a Massimo D’Alema, è il quotidiano torinese La Stampa, che ricorda che il premier incaricato, Giuseppe Conte, è da sempre affascinato dalle idee politiche di Cuperlo. Ma a indicare esplicitamente il triestino fra i potenziali ministri è Il Piccolo di Trieste, che ne ipotizza la corsa verso il dicastero dell’Istruzione, anche se – avverte – la strada è molto difficile e tutta in salita.
Chi naviga invece a gonfie vele verso un ministero è il capogruppo dei Cinque Stelle al Senato, Stefano Patuanelli: a leggere i quotidiani di oggi, sembra proprio che sia solo questione di ore che il triestino pentastellato scalzi il collega di partito, Danilo Toninelli, dalla poltrona delle Infrastrutture.
Tornano nei radar degli osservatori politici Tommaso Cerno e Debora Serracchiani. L’ex direttore del Messaggero Veneto ed ex condirettore di Repubblica è indicato dal Mattino di Napoli in corsa per il Ministero delle Pari Opportunità. Con lui, però – sempre secondo il quotidiano partenopeo – corre anche la dem Monica Cirinnà.
Corsa a due anche per l’ex governatrice del Friuli Venezia Giulia. Il Corriere della Sera vede Debora Serracchiani in un incarico di Governo con al centro la Famiglia, al quale però potrebbe essere candidata anche un’altra donna del Pd, Marina Sereni.
Stabili le quotazioni di un altro dem, Ettore Rosato, che alcuni quotidiani confermano fra i papabili alla guida della Difesa, anche se per lui sarà determinante il ruolo della componente renziana del Pd nel nuovo Governo.
Tramontano, invece, e in maniera definitiva, le possibilità che la pordenonese Vannia Gava prosegua la sua esperienza di sottosegrataria all’ambiente, mentre il pentastellato triestino Vincenzo Zoccano non perde le speranze di essere confermato nel ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con deleghe alla disabilità.