Tra 10 mesi i padiglioni della Fiera di Udine potranno ospitare gli studenti delle superiori

Udine e Gorizia Fiere apre le porte al mondo della scuola. L’ente ha progetti praticamente pronti, fondi a disposizione (parte dei dieci milioni recentemente sbloccati) e cantieri già ape...
Alessandra Salvatori

Udine e Gorizia Fiere apre le porte al mondo della scuola. L’ente ha progetti praticamente pronti, fondi a disposizione (parte dei dieci milioni recentemente sbloccati) e cantieri già aperti: tempo dieci mesi e i padiglioni possono essere pronti per ospitare gli studenti degli istituti superiori del capoluogo friulano. E’ questo il messaggio lanciato ai dirigenti scolastici delle scuole cittadini nel corso di un incontro promosso dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine. Sono intervenuti il presidente Giovanni da Pozzo e l’amministratore unico della fiera Lucio Gomiero.

“Abbiamo chiamato a raccolta il mondo della scuola – spiega Gomiero – per rappresentare alcune soluzioni architettoniche, di progetto, per realizzare spazi specifici per la scuola all’interno dei nostri padiglioni. Ci siano mossi come sistema, per presentare una visione nuova. Si è trattato di un incontro tecnico – continua – per illustrare idee e piani pronti, che attendono solo incontri finali con gli istituti interessati. Gli stessi che vorremmo coinvolgere direttamente nell’ultimo miglio della progettazione”. Gomiero riferisce che l’incontro è stato organizzato per la presentazione dell’offerta tecnica e che si lavora di concerto con l’Edr e gli assessorati regionali competenti. Proprio una settimana fa, nell’illustrare le strategie per il futuro della Fiera, in Camera di commercio a Udine si era parlato del progetto di trasformare i padiglioni 2,3 e 4 in Campus scolastico e formativo, per far fronte al fabbisogno di spazi per gli istituti secondari superiori della città.

“E’ stata una bella sorpresa che la Camera di Commercio abbia pensato a questa soluzione di un polo polifunzionale – riferisce Andrea Carletti, dirigente dell’Isis Malignani di Udine, presente all’incontro. Si tratta sicuramente di un passo in avanti rispetto al tema della disponibilità di spazi per gli istituti – continua. Rimane da discutere l’inserimento del piano nel contesto urbanistico, con riferimento anche alla questione dei trasporti. Ma certamente – conclude – si tratta di un progetto interessante”. Le danze, insomma, sono aperte. Sul tavolo alcune suggestioni, per un futuro da costruire.

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