Ancora profondamente scosso dall’accaduto, Andrea Polo, l’alpinista 40enne sopravvissuto alla tragedia dello Jof Fuart, ci ha raccontato sia l’amore per la montagna, quella passione che li ha spinti a inseguire un sogno finito in tragedia.
“Per loro, come per me, la montagna era vita”, ci ha detto. “E ci tornerò. Chiaramente è molto difficile più difficile ancora per i familiari e per le persone più chiare, che subiscono le conseguenze di questa nostra voglia di vivere”.
Il presidente del collegio regionale delle guide alpine, il giorno dopo la disgrazia, chiede silenzio e rispetto per le famiglie, ma ricorda anche gli occhi felici di Carlo Picotti, una delle due vittime, che aveva incontrato pochissimi giorni fa. Era appena diventato aspirante guida alpina. “Carlo e Federico erano due sciatori molto esperti, non avrebbero mai trascurato alcun dettaglio per una uscito di questo tipo”.