Tre titolari d’impresa segnalati all’Autorità giudiziaria e decine di violazioni amministrative contestate, per un totale di circa 50mila euro, sono il risultato dei controlli svolti tra marzo e maggio in diverse zone dell’udinese dal Noava, il Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale del Corpo forestale regionale.
I forestali si sono concentrati sul trasporto di rifiuti provenienti da attività edili e il loro conferimento agli impianti autorizzati di recupero o smaltimento. Gli accertamenti hanno confermato un diffuso mancato rispetto di diverse norme che disciplinano la corretta gestione degli scarti.
Tra le diverse imprese sottoposte a controllo, due sono risultate senza autorizzazione e per questo i titolari sono stati segnalati per gestione illecita di rifiuti, in concorso con il titolare dell’impianto di smaltimento, che li ha ricevuti nonostante le due imprese operassero senza alcuna abilitazione.
Gli accertamenti hanno portato alla contestazione di diverse violazioni amministrative per la mancata compilazione del Formulario di identificazione del rifiuto (Fir), documento obbligatorio che deve sempre accompagnare il trasporto del rifiuto e nel quale sono riportate tutte le informazioni necessarie a garantire la corretta gestione di quanto trasportato.
Tramite il Fir è possibile verificare chi ha prodotto il rifiuto, da quale attività è stato originato, qual è l’impresa a effettuare il trasporto e quale sia la sua destinazione, se un impianto di recupero o un impianto di smaltimento.
La disciplina del trattamento e trasporto dei rifiuti deriva da numerose direttive dell’Unione europea recepite e vigenti in Italia da oltre vent’anni. L’obiettivo della norma non si limita alla tutela ambientale e della salute, ma anche a una corretta e leale concorrenza tra le imprese. Chi agisce illecitamente da un punto di vista fiscale e commerciale, opera “in nero” danneggiando fortemente la maggioranza delle imprese che invece svolgono la propria attività nel rispetto della legalità.
Come ha sottolineato il Noava, il settore dei rifiuti, secondo quanto riporta la Relazione annuale 2021 dell’Osservatorio regionale antimafia, “è un settore da tempo al centro dell’interesse delle organizzazioni criminali, in ragione dei cospicui flussi finanziari che lo caratterizzano”, mettendo in evidenza la necessità di controlli “specie a livello locale, con attenzione sia alle piccole attività, sia ai grandi progetti economici”.
Le ultime attività condotte dal Noava sono rivolte soprattutto al controllo locale e capillare del territorio, attraverso costanti e organizzate indagini e accertamenti, per individuare quelle forme di illeceità erroneamente considerate di scarsa rilevanza, proprio perché locali, che invece incidono fortemente dal punto di vista ambientale ed economico. Un’attività finalizzata quindi alla difesa dell’ambiente, evitando ogni possibile forma di inquinamento da una gestione illecita e scorretta dei rifiuti ma volta anche a tutelare le imprese che operano nel rispetto delle norme e della legalità.
Sergo-Dal Zovo (M5S), prevenzione contro illeciti su rifiuti
“Un’altra indagine relativa all’attività illecita di smaltimento e trasporto di rifiuti. Bene che le Forze dell’ordine portino alla luce questi reati, ma è la dimostrazione di come non bisogna abbassare la guardia nel combattere queste azioni”.
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, dopo la notizia dell’indagine svolta dal Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale del Corpo forestale regionale, che seguono quelle della Guardia di Finanza di Pordenone e della Polizia stradale di Udine.
“Situazioni che confermano come il Friuli Venezia Giulia sia, purtroppo, al centro di attività criminali di questo genere – continuano gli esponenti pentastellati -. Occorre tenere alta l’attenzione di controllo, che evidentemente non è ancora sufficiente a prevenire questi illeciti e che quindi va implementata per evitare che debbano essere la magistratura e le Forze dell’ordine a intervenire”.
“Le tre indagini emerse in questi giorni, che hanno evidenziato una diffusa azione criminale in materia di rifiuti – concludono Dal Zovo e Sergo -, non possono non preoccupare chi, come noi, ha sempre posto l’attenzione su questi aspetti”.