Trasporto eccezionale a Monfalcone, escavo del canale est ovest sempre più necessario

Trasferita via terra, dallo stabilimento al Porto, un’imbarcazione di 24 metri di lunghezza e 35 di altezza. Cisint: "Il via agli attesi lavori potrebbe avvenire entro una decina di giorni"
Redazione
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Prosegue la battaglia del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, per l’escavo del canale est ovest. Il punto di svolta pare vicino, visto che si potrebbe dare il via agli attesi lavori entro una decina di giorni: le analisi eco-tossicologiche propedeutiche a ottenere l’autorizzazione a scavare eseguite dall’Ogs hanno infatti dato esito negativo, quindi il Consorzio per lo sviluppo economico, che ha la delega a realizzare l’intervento da parte della Regione, può consegnare la documentazione alla direzione regionale dell’Ambiente per l’autorizzazione ambientale. La dimostrazione della necessità di procedere con urgenza è stata sotto gli occhi di tutti oggi, visto che la Monte Carlo Yachts, tra le eccellenze produttive a Monfalcone, ha dovuto trasferire un’imbarcazione di 24 metri di lunghezza e 35 di altezza dallo stabilimento al Porto via terra.

“Finalmente sembra prossimo l’avvio dei lavori per avere la necessaria profondità, un intervento di carattere strategico e di urgenza per il polo nautico cittadino oltre che per la diversificazione dei posti di lavoro, il cui iter ha subìto troppi rallentamenti. Lungo il canale est-ovest si snodano circa 3 mila posti barca e una rete di imprese e cantieri che fa lavorare oltre 1500 addetti, compreso l’indotto, con prospettive di crescita che rischiano di essere condizionate anche dai ritardi di questi lavori. Ecco perché garantire l’agibilità di questo accesso è fondamentale dal punto di vista economico e turistico per l’intero sistema della nautica regionale. Quanto ha dovuto fare oggi la Monte Carlo Yachts per portare a termine un lavoro è la conferma dell’urgenza dell’escavo: non possiamo perdere queste occasioni”, rimarca il sindaco, che ha chiesto di ridurre al minimo i tempi anche dei successivi passaggi amministrativi.

Dopo la riunione che ha visto la partecipazione di tutti i soggetti interessati, quindi Regione, Consorzio e Capitaneria, per giovedì è convocato un altro incontro di carattere prevalentemente tecnico. Si approfondirà, alla luce anche degli ultimi pareri il tema delle norme da applicare nelle diverse situazioni del litorale per chiarire dove scattano le acque marittime costiere e le competenze demaniali che come tali richiedono procedure più complesse e di conseguenza anche più onerose.

L’operazione di Monte Carlo Yachts è stata senza precedenti: il in CNB 76, completo di albero e deriva, ha transitato su un mezzo eccezionale dallo stabilimento al Porto di Monfalcone, percorrendo tutta la via Consiglio d’Europa, per poi attraversare via Timavo per entrare nell’area portuale attraverso il varco laterale di via Timavo interna. L’imbarcazione sarà varata dalle attrezzature portuali della ditta Midolini, nella banchina di Riva dei Pescatori. A fine trasferimento, la barca verrà calata in acqua e verrà successivamente trasferita al cantiere Hannibal per l’allestimento delle superfici veliche e la consegna finale.

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