Tre interventi in montagna: soccorsi due adolescenti e un anziano

L'elicottero della Protezione civile ha recuperato un 14enne sullo Jôf Fuart, l'elisoccorso una ragazzina sul Canin, a 2mila metri, e un 80enne al rifugio di Brazzà
Redazione

Tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di oggi la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico ha effettuato tre interventi, il primo nel comune di Tarvisio e i successivi nel comune di Chiusaforte.

Le prime due chiamate sono state quasi contestuali, intorno alle 11 del mattino e riguardavano entrambe due minorenni. La prima chiamata, giunta attraverso la SORES e il Numero Unico per le Emrgenze NUE112, proveniva dal Gruppo del Jôf Fuart sotto le pareti Nororientali dello stesso e sopra il Rifugio Pellarini. Un adolescente di Moimacco appartenente ad una comitiva accompagnate da guida e diretta al Nabois  Grande si è procurato una frattura alla caviglia ad una quota di 1600 metri. L’intervento è stato risolto con l’appoggio dell’elicottero della Protezione Civile che ha caricato i tecnici del Soccorso Alpino e Spelologico di Cave del Predil. I tecnici hanno caricato il quattordicenne sull’elicottero che ha potuto atterrare nei pressi. A valle, in piazzola, pronti a collaborare, c’erano anche i soccorritori della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco. Qui il ragazzo è stato caricato in ambulanza e condotto a Tolmezzo.

Il secondo intervento riguardava una adolescente accompagnata dal padre. La ragazzina, diretta assieme al genitore alla Ferrata Julia sul Monte Canin, è scivolata sul nevaio ad una quota di 2000 metri e si è procurata alcuni traumi non gravi che le impedivano di proseguire. E’ qui che, dopo il coordinamento NUE112 e SORES, è stato inviato l’elisoccorso regionale con l’equipe medica e il tecnico di elisoccorso che ha effettuato il recupero con una verricellata, essendo impossibile atterrare nelle vicinanze. La ragazzina è stata portata in ospedale a Tolmezzo e il padre accompagnato in elicottero a Sella Nevea per recuperare la propria auto.

Il terzo intervento ha interessato intorno alle 14  un ottantenne austriaco colto da malore sullo stesso sentiero sul quale la scorsa settimana ha perso già la vita un’altra persona per malore. Nel caso dell’escursionista austriaco, accompagnato da tre compagni di gita coetanei, si è trattato di un probabile colpo di calore: l’uomo ha infatti perso i sensi. Qui è stata fondamentale la mediazione della SORES, che ha messo a disposizione un interprete per comprendere esattamente la gravità della cosa e la posizione dell’escursionista, velocizzando le operazioni. L’uomo è stato infatti in un primo tempo raggiunto dai due tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico che lavorano al rifugio di Brazzà – gestore e collaboratrice – che gli hanno fornito la prima assistenza e poi dall’equipe medica dell’elisoccorso regionale coadiuvata dal tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino. L’elicottero ha potuto atterrare e l’uomo è stato caricato a bordo e portato direttamente all’ospedale di Tolmezzo. I suoi compagni di gita scortati dai tecnici del Rifugio di Brazzà fino alle proprie automobili.

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