Come è triste Trieste ai tempi del Coronavirus

Università deserta, in città clima sereno anche se è stata cancellata la sfilata di carnevale. Situazione tranquilla al momento anche negli ospedali, tra la gente c’è attenzione ma non paura
Andrea Pierini
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L’aula studio dell’Università è desolatamente vuota, i musei, compreso quello di Miramare sono sbarrati e in città la prima vittima del Coronavirus è la sfilata di carnevale che si sarebbe dovuta tenere domani e che per questioni di sicurezza è stata sospesa. Trieste vive le limitazioni decise dalla Regione con il Governo in uno stato di calma, in giro le persone sono forse di meno, ma non mancano le mascherine, quelle di carnevale e non quelle inutili anticontagio, e più di qualcuno non ha paura anche se c’è molta attenzione.

All’università si incrociano solo giornalisti, studenti non se ne vedono e del resto era prevedibile vista l’attività ridotta del periodo e lo stop imposto dalla regione. Per capire la differenze basta vedere le immagini registrate poche settimane fa rispetto a quelle di oggi dove pare essere una domenica qualsiasi. Attività sospesa anche nelle chiesa con la Curia che ha comunicato lo stop alle messe, compresi i funerali con la sola benedizione della salma alla presenza dei parenti più stretti, e lo svuotamento delle acquasantiere, le chiese saranno aperte e sarà possibile pregare però in forma individuale. Fuori dalle farmacie invece è stato appeso il decalogo ma la situazione è tranquilla. Un po’ meno nei supermercati dove non c’è stato un assedio vero e proprio anche se qualcuno ha preferito fare un po’ di scorte. Negli ospedali al momento la situazione è sotto anche perché è stato ribadito che in caso di dubbio non ci si deve recare per nessun motivo al pronto soccorso ma contattare il 112.

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