La Guardia di Finanza di Napoli ha bloccato l’artefice di una frode fiscale da 4 milioni di euro che coinvolge un uomo nato a Udine, di 60 anni, in possesso di una vecchia carta di identità. Risultava irreperibile da 20 anni. L’operazione delle fiamme gialle partenopee, “maschera di ferro”, si ispira proprio a questo personaggio, definito “inquietante” dagli inquirenti. Di lui, infatti, non si sapeva nulla. I militari sono andati a casa sua, nel Casertano. Viveva in un alloggio modesto, per non dare nell’occhio, pagava l’affitto in nero.
I finanzieri non lo hanno trovato subito: con la sua foto alla mano l’hanno scovato poco distante e lo hanno bloccato. Gli è stato sequestrato tutto quello che con sé: chiavi dell’auto, documenti, cellulari, carte di credito e anche conti correnti. Per individuarlo ci sono i sono voluti mesi di appostamenti. Il 60enne non ha una residenza né beni intestati. Non ha alcun cellulare intestato e usava numeri telefonici tutti intestati ad altri.
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