Picchiarono un 38enne moldavo mentre erano in servizio, procurandogli fratture mandibolari e lesioni guaribili in oltre 40 giorni. Di questo il gup udinese Matteo Carlisi ha riconosciuto colpevoli due carabinieri del Norm di Udine, il 55enne Sergio Tarondo e il 53enne Giuseppe Russo, condannati in primo grado con il rito abbreviato rispettivamente a 1 anno e 10 mesi e a 1 anno e 6 mesi di reclusione e al risarcimento di 6mila euro di provvisionale in solido alla parte offesa, pena sospesa, per lesioni aggravate in concorso. Una pena superiore a quanto chiesto dal pm Giorgio Milillo, che aveva domandato 1 anno e 6 mesi e 1 anno di reclusione.
Stando alla ricostruzione dei fatti, nell’aprile 2018, i due carabinieri andarono a supporto di un’altra pattuglia, chiamata per il danneggiamento di alcune automobili, e caricarono nella loro vettura, dotata di cella di sicurezza, il 38enne moldavo già ammanettato. Successivamente, Tarondo avrebbe colpito l’uomo, rappresentato dall’avvocato Francesco Scialino, più volte al volto con il manganello e Russo lo avrebbe colpito con un calcio per farlo cadere per poi calciarlo nuovamente alla coscia.
“La sentenza – spiega il difensore dei carabinieri, l’avvocato Andrea Tascioni, che ha annunciato di voler fare ricorso – mi lascia sorpreso perché dal mio punto di vista non ci sono evidenze e prove nei confronti dei miei assistiti, se non le dichiarazioni della persona offesa. I due carabinieri – conclude il legale – non avevano alcun motivo di astio nei confronti del soggetto fermato”.