Udine supera l’asticella: successo per Udin Jump Development

Grande spettacolo ieri sera al Palasport Ovidio Bernes di Paderno per la manifestazione di salto in alto organizzata da Libertas Udine. In gara diciassette atleti di livello internazionale, sotto gli...
Francesca Spangaro
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Successo per il meeting internazionale di salto in alto Udin Jump Development, organizzato dalla Libertas Udine con in prima linea Alessandro Talotti, Mario Gasparetto e Massimo Di Giorgio, in collaborazione con il Coni del Friuli Venezia Giulia e la Fidal. Pubblico delle grandi occasioni al palaindoor di Paderno, che ha ospitato i primi salti stagionali di Alessia Trost. L’azzurra delle Fiamme Gialle è ripartita dalla misura di 1,84 (quarta classificata) e da tre errori alla quota successiva (1,87).

Sotto gli occhi della leggenda dell’alto Javier Sotomayor, recordman che si è prestato a moltissimi selfie con il pubblico, la pordenonese ha rotto il ghiaccio con il primo test del 2020, dopo i mesi iniziali di lavoro nella nuova sede di allenamento a Sesto San Giovanni con Roberto Vanzillotta. La migliore delle azzurre, nella gara di oggi, è stata la 17enne toscana Idea Pieroni (Virtus Cr Lucca), al primo anno Juniores, capace di oltrepassare 1,87 al primo tentativo (terza piazza) e di migliorare di due centimetri il proprio limite (1,85 outdoor), prestazione che la porta al quarto posto delle liste U20 alltime al coperto.

In gara anche l’altra azzurra friulana Desirée Rossit che ha superato la quota di 1,80, per poi fermarsi alla misura successiva. La gara femminile è stata vinta dalla slovena Marusa Cernjul con 1,87, stessa misura, ma con meno errori, della connazionale Lija Apostolovski.

Molto combattuta la prova maschile che alla fine ha visto contendersi il primo posto sulla misura di 2,29 che nessuno è riuscito a superare; alla fine, il migliore è stato il cinese Zhang Guowei impeccabile fino al 2,27 centrato al primo tentativo, mentre si ferma a 2,24 il portoricano Luis Castro Rivera; terzo con 2,21 il bahamense Donald Thomas.

Oltre alle competizioni, non sono mancate le emozioni, dalla presenza di Sotomayor al momento di raccoglimento dedicato a Kobe Bryant: 24 secondi di silenzio, come il suo numero di maglia nei Los Angeles Lakers.

Il meeting – al quale era presente il presidente Fidal nazionale, Alfio Giomi, accanto alle massime autorità sportive locali – è stato anche l’occasione per ricordare Elio Locatelli, colonna dell’atletica azzurra e mondiale che se n’è andato nello scorso novembre.

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