Ultimo saluto a Michelangelo Scandola, reduce di El Alamein

A Roveredo in Piano i funerali del carrista classe 1921, che avrebbe compiuto cent’anni il 28 gennaio
Redazione

Si sono svolti nella Chiesa Parrocchiale di Roveredo in Piano in funerali di Michelangelo Scandola, uno degli ultimi sopravvissuti della storica battaglia di El Alamein (1942), deceduto nei giorni scorsi presso l’Ospedale civile di Pordenone per complicazioni legate al Covid-19.

Scandola, carrista classe 1921, originario di Bosco Chiesa Nuova (Verona), avrebbe compiuto cent’anni il 28 gennaio.

Alle esequie, celebrate nel rispetto delle misure imposte dall’attuale situazione epidemiologica, erano presenti, oltre ai familiari, il Comandante della 132^ Brigata corazzata “Ariete”, Generale di Brigata Roberto Banci, il Sindaco di Roveredo in Piano, Paolo Nadal, il Presidente dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia per la Regione Friuli Venezia Giulia, Ettore Fasciani, oltre a rappresentanti delle associazioni d’arma e dei mutilati e invalidi e volontari della Croce Rossa Italiana.

La vita di Scandola, come ricordato durante la funzione religiosa, è stata profondamente segnata dai drammatici fatti della Seconda Guerra Mondiale. Era scampato alla morte per ben tre volte. La prima, in occasione dell’affondamento del mercantile “Fabio Filzi”, su cui era imbarcato con altre centinaia di commilitoni per raggiungere l’Africa, a seguito del quale trascorse oltre dieci lunghe ore in mare, aggrappato ad una tavola, in attesa di essere recuperato dai soccorsi. La seconda, quando sopravvisse con pochi altri soldati all’abbattimento, da parte di un caccia inglese, dell’aereo su cui era in volo per Tripoli. E la terza nel momento in cui venne distrutto il proprio carro M13, durante la battaglia finale di El Alamein, circostanza da cui uscì miracolosamente illeso, a differenza purtroppo degli altri sfortunati componenti dell’equipaggio.

Descritto come esempio di generosità e rettitudine, dopo la guerra Scandola era stato tra i fondatori della centrale del latte SILP (Società Italiana Latte Pordenone). Fu anche premiato dalla ConfCommercio con il titolo di Maestro del Commercio per i cinquant’anni di attività nel settore.

La sua testimonianza su El Alamein è stata raccolta da Eugenio Bevilacqua in un libro intitolato “A proposito del destino”, pubblicato nel 2013.

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