Un anno di Consiglio regionale, i numeri del 2020: 27 leggi in 74 sedute

Sono 74 le sedute d'Aula per un totale di 259 ore abbondanti di lavori, suddivise tra riunioni in presenza nell'emiciclo di piazza Oberdan, a Trieste, le tre archiviate nell'auditorium Antonio Comelli...
Andrea Pierini
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L’anno terribile della pandemia non ha fermato il Consiglio regionale. Lo dicono i numeri – 74 sedute, in linea con i dodici mesi precedenti – ma soprattutto la scelta di lavorare in presenza, ricordata oggi con orgoglio dal presidente dell’Assemblea del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, durante la conferenza stampa di fine anno. 

“E’ stata – ha detto Zanin, lodando l’adesione compatta di tutto l’ufficio di presidenza a questa impostazione di fondo – un’assunzione di responsabilità non banale. Abbiamo voluto in questo modo essere vicini a chi, continuando a lavorare, stava facendo sino in fondo il suo dovere per portare avanti il Paese”.

E le 72 sedute in presenza hanno anche dimostrato “che i presìdi di protezione individuale funzionano”: mascherine Ffp2, distanziamento tra i banchi dei consiglieri, frequente igienizzazione e ricambio d’aria hanno consentito – anche nella giornata d’Aula più intensa, le 17 ore di giovedì scorso che hanno portato all’approvazione della manovra finanziaria – un lavoro “normale” in una situazione di emergenza sanitaria straordinaria.

L’anno specialissimo ha favorito poi “una grande unità di intenti rispetto ai problemi e ai bisogni della comunità regionale”, ha ricordato ancora il presidente, ringraziando i colleghi “per i molti provvedimenti adottati all’unanimità, con i quali abbiamo distribuito risorse immediate al nostro sistema sanitario”. Unanime anche l’adesione a un importante atto simbolico (“perché si vive anche di quello”, ha sottolineato Zanin), il sì compatto dell’Aula a una legge nazionale che restituisca l’onore ai fucilati di Cercivento. “Un’operazione verità – l’ha definita il presidente – anche per ribadire che la nostra Costituzione è assolutamente contraria alla pena di morte”.

Il 2020 ha modificato nel profondo anche il nostro senso di Europa, e si tratta di uno dei pochi “benefici collaterali” – assieme alla spinta alla digitalizzazione – dell’anno della pandemia. “Era diffuso – ha ricordato infatti il presidente del Consiglio regionale – un senso di diffidenza e ostilità nei confronti dell’Europa dei vincoli, delle banche e delle finanze, come se fosse andata persa l’ispirazione originaria dei padri fondatori. Il Recovery plan, con le decine di miliardi stanziati per la ripartenza dei Paesi toccati dall’epidemia, ci ha riconsegnato l’idea di un’Europa delle comunità e dei popoli in cui questo Consiglio regionale, trasversalmente, ha sempre creduto. Assieme al governatore, Massimiliano Fedriga, lavoriamo da tempo perché si possa realizzare questo modello”.

Si procede peraltro, come ha sottolineato Zanin, in continuità “con l’intuizione di Adriano Biasutti, quella comunità Alpe Adria che rappresentava proprio l’Europa dei popoli al di là dei confini statali, perché in fondo con Carinzia e Slovenia abbiamo legami economici più stretti che con altre regioni italiane”.

L’Europa è però anche un programma di lavoro per il futuro, grazie al voto unanime del Consiglio regionale sul “tavolo” chiamato “a definire le priorità” per quella che Zanin ha chiamato la “terza ripartenza” del Friuli Venezia Giulia, dopo guerra e terremoto. “Su proposta del Pd, che ringrazio – ha detto ancora il presidente – abbiamo portato avanti l’idea di arrivare a un documento di tutto il Consiglio regionale, che diventerà così un luogo di garanzia e di confronto tra i diversi gruppi politici”.

Sempre in tema di futuro, Zanin ha toccato il tasto della cultura, intesa in senso ampio come “formazione e competenza”. “E’ questa la grande sfida, assieme all’obiettivo di invertire l’inverno demografico che stiamo vivendo – ha detto davanti ai giornalisti, che lo ascoltavano seduti sui banchi dei consiglieri -. Noi siamo davvero liberi solo se conosciamo, altrimenti finirebbero per comandare i tecnici, mentre la politica deve essere sempre autonoma nelle scelte, come è avvenuto con la nostra decisione di continuare l’attività consiliare in presenza: l’abbiamo scelto noi e poi ci siamo affidati agli specialisti per garantire le migliori condizioni operative”.

Nel corso dell’incontro con la stampa, il presidente ha ricordato le 27 leggi approvate nel corso dell’anno e i 40 progetti di legge presentati, 16 dei quali provenienti da consiglieri regionali. Quanto al lavoro delle commissioni, il record del numero di sedute spetta alla Quarta, che si occupa di Ambiente e territorio. Ma anche la commissione sulla Sanità, nonostante non sia ai primi posti di questa classifica, ha lavorato in modo intenso, con audizioni lunghe e approfondite dei dirigenti del settore.

Zanin ha infine ricordato e ringraziato gli organismi di garanzia, dal Corecom alla Commissione pari opportunità, dall’Osservatorio anti-mafia (“chiamato a vigilare sul rischio di infiltrazioni e usura, che potrebbe essere innescato dalla crisi economica post-pandemia”) alla ricostruzione dell’ufficio del Difensore civico, impegnato a sottoscrivere accordi con diversi Comuni.

I NUMERI

Aula a parte, i consiglieri hanno archiviato una lunga serie di appuntamenti propedeutici all’attività legislativa: 28 le riunioni dei Capigruppo (13 quelle telematiche) per la programmazione dei lavori, 7 quelle dedicate all’emergenza Covid-19 con un Tavolo politico per le vittime del dovere; 17, invece, gli incontri dell’Ufficio di presidenza con 63 deliberazioni complessivamente adottate.

Intensa e regolare anche l’attività delle 6 Commissioni regionali permanenti che, in ambito giuridico-legislativo, si sono suddivise le varie tematiche: I Commissione 27 sedute (8 in forma Integrata con i presidenti delle altre Commissioni e 12 i progetti di legge licenziati), II Commissione 34 (8 pdl licenziati e 6 relativi all’esame delle parti di competenza), III Commissione 28 (2 e 6), IV Commissione 45 (6 e 6), V Commissione 26 e VI Commissione 42 (2 e 6). Un totale dunque di 202 sedute, 74 delle quali in modalità telematica, per 36 pdl licenziati, oltre a 14 pareri espressi su pdl e 37 su delibere giuntali.

Restando sempre nell’ambito giuridico-legislativo, il Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione (Lcv) si è riunito 11 volte (3 in modalità telematica), approvando anche il Rapporto sulla legislazione per l’anno 2019. La Giunta per le nomine si è invece riunita in 4 circostanze e la Giunta delle elezioni altre 2 volte, alla pari della Commissione di vigilanza della biblioteca.

Nell’arco del 2020 sono stati presentati 40 Progetti di legge regionale (16 di iniziativa consiliare e 24 di derivazione giuntale), mentre sono state approvate 27 leggi regionali (3 e 24) e 24 di esse sono state già promulgate; 3, inoltre, i Progetti di legge nazionale presentati. Proseguendo con le cifre del Cr Fvg, in materia di atti di indirizzo e controllo, sono stati presentati 315 ordini del giorno relativi ai contenuti delle leggi approvate (260 accolti dalla Giunta, 62 non accolti e respinti in aula, 20 ritirati, 9 dichiarati inammissibili e 15 le risposte fornite dalla Giunta sull’attuazione degli odg); 88, invece, le mozioni presentate con 32 approvazioni, 23 ritiri e 8 respingimenti.

Gli atti di sindacato ispettivo si sono tradotti in 8 interpellanze, 139 interrogazioni a risposta orale in aula, 15 in Commissione, 259 interrogazioni a risposta immediata (217 quelle evase nell’arco del Question time) e 80 a risposta scritta; 10, infine, le petizioni popolari presentate.

Passando al comparto delle relazioni europee e internazionali, il Cr Fvg ha approvato con delibera la risoluzione sulla Sessione europea 2020 e ha organizzato 16 incontri di livello europeo, oltre alle attività nell’ambito del Comitato delle Regioni, alla Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni Europee (Calre) e alla partecipazione diretta ad attività come quelle dell’Iniziativa di Nicosia, del Progetto Rebuild e del Progetto Tamsall. Vanno doverosamente sottolineate anche la designazione del presidente Zanin quale componente delegato del Comitato delle Regioni Ue e la sua nomina quale vicepresidente della Commissione Civex.

Per quanto concerne l’attività degli Organi di garanzia e dell’Osservatorio Antimafia, il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom Fvg) si è riunito 10 volte, mentre relativamente a controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche (250 gli operatori locali iscritti al registro Operatori della Comunicazione) tra il 1 gennaio e il 10 dicembre sono stati presentati 2.591 ricorsi e 1.530 di essi hanno avuto esito positivo. L’attività di vigilanza sui media locali si è contraddistinta per il monitoraggio di 534 ore di trasmissioni televisive e di oltre 150 edizioni cartacee (solo una decina i provvedimenti di contestazione).

e Pari opportunità tra uomo e donna (Crpo Fvg) si è riunita 11 volte in seduta plenaria con ulteriori 14 occasioni riservate ai singoli gruppi di lavoro tematici. Il Garante regionale per i Diritti della persona, invece, ha gestito 147 segnalazioni (60 in ambito infanzia-adolescenza, 23 in ambito discriminatorio e 64 in ambito detenuti), sottoscrivendo due protocolli. Il Difensore civico regionale ha aperto 177 fascicoli e ha avuto 48 incontri con l’utenza. L’Osservatorio regionale antimafia, infine, si è riunito in 8 occasioni e ha svolto un’intensa attività di collaborazione con il Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori sul contrasto della criminalità e la promozione della legalità.

A livello di social media, nel contesto del servizio Comunicazione e Informazione, sono 2.800 i follower al profilo Twitter del Cr Fvg con 9mila visite e 30mila contatti raggiunti ogni mese. 2mila le persone coinvolte sul profilo Facebook, mentre le 1.380,000 pagine del sito internet sono state visualizzate da 618mila utenti con una media di 3.800 visite al giorno.

Infine, le statistiche indicano 117 videoconferenze attivate nel corso dell’anno con 201 eventi trasmessi in streaming (comprese le sedute delle Commissioni), mentre le sedute telematiche sono state 105.

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