Un vino dal Friuli in Vaticano

Dedicato al profeta Isaia citato dal Papa nel Messaggio per i Migranti
Redazione

Arriva in Vaticano dal Friuli Venezia Giulia un nuovo vino ed è dedicato a Isaia, il profeta citato dal Papa nel Messaggio per la prossima Giornata dei migranti.

“Abbiamo creato – spiega Loris Basso, presidente di Friuli nel Mondo – un vino straordinario, frutto della terra, e allo stesso tempo opera della persona umana. Frutto di un lavoro in alleanza con la terra e con il creato e allo stesso tempo in una vera prospettiva di comunione, come l’operaio della vigna e l’operaio della cantina, che lavorano insieme per il vino e il loro lavoro nasce dall’opera di quei seminatori che hanno lavorato migliaia di anni fa”. Un vino che è anche “un’opera d’arte”.

E’ stato presentato nei giorni scorsi in Vaticano nel corso dell’evento “Pro-Sit”, uno degli appuntamenti nel cammino di avvicinamento alla 108ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2022 in programma il 25 settembre, sul tema offerto da Francesco: “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Nel suo Messaggio il Papa spiega che quello migratorio, “nella visione profetica di Isaia”, è un fenomeno “in cui gli stranieri non sono invasori o distruttori, ma lavoratori di buona volontà che ricostruiscono le mura di una nuova Gerusalemme, aperta a tutti i popoli”. L’Ente Friuli nel Mondo è un’associazione privata senza fini di lucro fondata a Udine il 20 giugno 1953 e riconosciuta di interesse regionale dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. L’Ente promuove i collegamenti con i friulani residenti in Italia e nel mondo.

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