Domani, 2 Dicembre, ricorre il 30° Anniversario della cerimonia che si svolse prima al Sacrario di Redipuglia e poi nel Tempio di Cargnacco, durante la quale vennero deposti nella tomba della cripta del Tempio i resti di un militare italiano ignoto, riesumato in Russia: era il primo soldato italiano caduto a rientrare in patria.
Alle cerimonia era presente il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, molte autorità civili e militari ed in rappresentanza del governo russo il Maresciallo Alexander Petrovich Silantev.
Fu l’inizio di una nuova epoca e di una collaborazione tra Italia e Russia grazie alla quale furono riportate in Italia i resti di circa 11.000 soldati italiani caduti in Russia, di cui circa 8.000 riposano nella cripta del Tempio di Cargnacco.
Purtroppo, a causa delle restrizioni per il COVID 19, non si potrà celebrare la ricorrenza né la cerimonia. Il consiglio, dunque, è di onorare l’anniversario con un pensiero e una preghiera ai caduti in terra straniera, in particolare a quelli che sono ancora in terra di Russia.