Non ci sono azioni decisive per il futuro Friuli Venezia Giulia. Una manovra coraggiosa. La distanza tra maggioranze e opposizione è importante e da domani la battaglia si sposterà nell’aula del consiglio regionale dove ci saranno tre giornoi forse quattro, per approvare le variazioni di bilancio: le più ricche della storia della Regione dal valore di oltre un miliardo di euro. Massimo Moretuzzo, capogruppo di Patto per l’autonomia, conferma il giudizio negativo sulla manovra in quanto «manca un’azione decisiva per il futuro della Regione e poi vogliamo capire come verranno impiegati circa 160 milioni di euro da parte della maggioranza. Presenteremo i nostri emendamenti – spiega Moretuzzo – per cercare di correggere il tiro e indirizzare la manovra verso una regione più sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale».
La maggioranza fa quadrato e il capogruppo della Lega, Antonio Calligaris, parla invece di manovra coraggiosa in quanto «il Friuli Venezia Giulia è la prima regione in Italia che ha deciso di incentivare il passaggio alle energie pulite in maniera massiva. Nella manovra di bilancio dello scorso anno abbiamo stanziato 100 milioni per il fotovoltaico ai privati, dopo 5 mesi più del 50% della dotazione è già stata impegnata. In questa manovra aggiungeremo quasi 50 milioni per le aziende, le aziende agricole, gli impianti sportivi e le comunità energetiche». Calligaris, inoltre, sottolinea che «il passaggio all’energia pulita è un investimento non solo per il pianeta, ma anche un sostegno strutturale e di prospettiva per la base sociale ed economica della regione».
L’aula inizierà i lavori con la convalida dei 48 consiglieri eletti, ultimo passaggio dopo le verifiche sulle singole posizioni, per eleggere i componenti della commissione di garanzia per i procedimenti referendari. Sarà quindi la volta del rendiconto generale e dell’assestamento di bilancio con l’obiettivo di concludere il tutto entro giovedì sera ma non è esclusa una proroga dei lavori a oltranza o al venerdì mattina.